Riassunto analitico
L'elaborato realizzato sviluppa il tema relativo ai criteri di selezione dei lavoratori nei licenziamenti collettivi; La struttura della tesi, caratterizzata da quattro capitoli, analizza la disciplina dei licenziamenti collettivi soffermandosi, in particolare, sui molteplici aspetti riguardanti i parametri di scelta dei lavoratori. Il primo capitolo prende in analisi, in particolare, i profili generali del licenziamento collettivo, sottolineando le conseguenze sociali e drammatiche che tale istituto comporta, e ripercorrendo l'iter legislativo nazionale e comunitario che ha caratterizzato tale istituto, fino all'entrata in vigore della legge n.223 del 1991 che, ancora oggi , rappresenta la fonte principale sulla disciplina dei licenziamenti collettivi. In tema di criteri di scelta, la legge 223 del 1991 all'articolo 5 impone un obbligo di condotta nei confronti dei datori di lavoro, i quali vengono privati di quella piena libertà di individuazione dell'esubero, per una maggiore tutela dei lavoratori stessi. Il secondo ed il terzo capitolo di questo elaborato quindi affrontano tale aspetto; Mentre il secondo capitolo prende in considerazione i criteri legali, ovvero i criteri che il legislatore individua per limitare la discrezionalità dell'imprenditore- datore di lavoro nella selezione dei lavoratori, il terzo capitolo analizza invece i criteri individuati in accordo con le organizzazioni sindacali: i c.d. criteri negoziali. Il secondo capitolo si sofferma, in particolare, sulla definizione e l'ambito di applicazione dei parametri legali; sono analizzati separatamente il criterio delle esigenze tecnico-produttive, il criterio dell'anzianità e quello dei carichi di famiglia, concludendo il discorso occupandosi del delicato aspetto circa l'applicazione concorsuale di tali criteri. Il terzo capitolo, approfondisce invece il ruolo della contrattazione collettiva nella individuazione dei criteri di scelta, in particolare soffermandosi sui limiti che la contrattazione collettiva vede imporsi proprio nella determinazione di essi, facendo in particolare riferimento ad una importante pronuncia della Corte Costituzionale,cioè la n. 268/1994 la quale ha generato dibattiti tanto giurisprudenziali quanto dottrinali circa la sua corretta interpretazione. Il terzo capitolo, ancora, approfondisce la procedura di consultazione sindacale, la comunicazione finale ed infine l'intimazione dei recessi, non dimenticando di affrontare tali tematiche alla luce delle più recenti modifiche, in particolare introdotte dalla L.n.92/2012, la c.d. Legge Fornero. L'ultimo capitolo infine osserva le conseguenze circa il mancato rispetto sia della procedura ex art.4 l.n.223/1991 sia dei criteri di scelta, soffermandosi, in ultimo, sul delicato tema delle discriminazioni, guardando nello specifico al disabile, la donna, la lavoratrice madre come “categorie” di persone nei confronti dei quali è più facile porre in essere azioni discriminatorie, e per questo maggiormente tutelate dal legislatore.
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