Riassunto analitico
Lo scopo principale di questo lavoro di tesi è stato quello di mettere a confronto le differenti tecniche, sia di base sia avanzate, per l’analisi delle gemme, sia di base sia avanzate, in modo da definire quali possano essere le più idonee ad effettuare una caratterizzazione gemmologica. Tra le caratteristiche più interessanti da individuare citiamo: la possibilità di determinare l’origine naturale, sintetica dei materiali, individuare eventuali trattamenti che possono aver subito le gemme, assegnare la corretta provenienza geografica e riscontrare la presenza di impurezze o inclusioni. Durante questo lavoro di tesi sono stati analizzati quattordici campioni di gemme, in particolare diverse varietà di quarzo con l’ausilio della strumentazione classica di base utilizzata in gemmologia. I campioni sono stati successivamente studiati con tecniche avanzate di tipo non invasivo e non distruttivo, tra cui lo spettrometro Raman portatile (EnSpectr R532), il microscopio Raman LabRAM HR Evolution ed infine la spettrometria per fluorescenza raggi X (ARTAX 200). I risultati ottenuti tramite questi strumenti sono stati poi confrontati con quanto disponibile in bibliografia e tra loro per definire quale delle tre tecniche fosse più accurata e indicata per la caratterizzazione dei materiali gemmologici. La spettrometria Raman portatile è risultata una tecnica efficiente nell’identificazione dei differenti campioni; infatti, i risultati ottenuti corrispondono a quelli disponibili in bibliografia. Sono state riscontrate inclusioni all’interno di alcuni campioni analizzati tramite l’ausilio del microscopio Raman LabRAM HR Evolution. Gli spettri ottenuti dalla spettrometria Raman da laboratorio sono risultati, nella maggior parte dei casi, confrontabili con quelli ottenuti dal Raman portatile, anche se più dettagliati. Occorre precisare che il Raman da laboratorio non è in grado di misurare inclusioni o impurezze poste molto in profondità all’interno del campione. Infine, è stata utilizzata la spettrometria XRF portatile per indagare la natura chimica, ossia la presenza di elementi maggiori o in tracce presenti all’interno delle gemme analizzate. Tuttavia, queste tecniche non hanno permesso di discriminare l’origine delle pietre preziose (naturali o sintetiche)e di determinare eventuali trattamenti.
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