Riassunto analitico
Nell'ultimo ventennio il sistema economico è stato colpito da due importanti crisi economiche. La prima ha visto la sua manifestazione nel 2008, a causa degli azzardi morali messi in atto dagli operatori economici che portarono allo scoppio della bolla immobiliare negli USA e al contagio finanziario nelle economie mondiali, fino ad arrivare alle crisi nei debiti sovrani europei a partire dal 2011. La seconda, ha una manifestazione più recente, deriva da cause diverse dalla precedente, in quanto è riscontrabile nelle conseguenze economiche apportate dalla pandemia da Covid-19. Elemento comune in questi eventi è la fiducia nei mercati che sempre più spesso viene a mancare, segnalando delle performance negative sia negli operatori economici, quali aziende, sia in tutti quei mercati che scambiano strumenti finanziari. Strumenti, che hanno anche a che fare con il consolidamento dei processi di quotazione delle imprese e di scambio dei loro titoli nei mercati borsistici. L'obiettivo dell'elaborato è stato quello di analizzare, dapprima da un punto di vista qualitativo, gli eventi delle due crisi. Ne è quindi seguita un’analisi quantitativa sulle evidenze empiriche desunte dall’analisi di un campione di oltre 100 società quotate in Borsa Italiana. L’analisi ha quindi mirato a verificare le principali implicazioni contabili presenti nelle relazioni semestrali riferite al 30 giugno 2020, tenuto conto che questi bilanci intermedi rappresentano le prime informative pubbliche nelle quali sono presenti gli effetti economici, patrimoniali e finanziari – ancorché limitati al solo primo semestre 2020 – degli avvenimenti che hanno influenzato l’intero sistema economico e sociale a causa della pandemia da Covid-19. Queste aziende, in quanto quotate, aderiscono ai principi contabili internazionali IAS/IFRS e godono di apposite linee guida nel trattare le poste in bilancio. Attraverso l'esplorazione degli stessi al 2008-2009 si sono isolati alcuni indicatori idonei a fornire informazioni riguardo eventuali rischi di struttura finanziaria, e di instabilità dei flussi reddituali. Il fine è stato quello di evidenziare come le aziende, sulla base delle disposizioni del framework dello IASB e dalle autorità di mercato, avessero trattato le loro poste al fine di fornire un'adeguata informativa di bilancio tenendo conto della condizione di tensione macroeconomica. D'altra parte, si sono analizzate le relazioni semestrali delle imprese al 2020, confrontate con i risultati di pari periodo del 2019, con gli stessi obiettivi e le stesse elaborazioni dei dati. In questo caso si è indagato invece, su quale set di informazioni sia stato utilizzato dai redattori di bilancio in occasione della predisposizione di tale documento, tenendo conto delle complessità dello scenario che si è andato a costituire nell’intero 2020. Nello specifico sono state esaminate due particolari tematiche, di cui una è alla base dei principi per la redazione dei bilanci considerati "ordinari", ovvero quello della continuità aziendale che garantisce all'impresa di operare come un'entità in funzionamento, e l’altra è relativa al processo di determinazione di eventuali riduzioni di valore attraverso l'impairment test. In questo ultimo caso si è andato indagato in che modo viene effettuato il test e sulle principali componenti del suo calcolo mettendo a confronto le risultanze dei bilanci del 2008-2009 con quelle delle relazioni semestrali del 2020.
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