Riassunto analitico
LA TRATTA DI PERSONE
Il fenomeno della schiavitù affonda le sue origini in diverse culture antichissime. Dagli egizi, passando attraverso la civiltà assiro-babilonese e romana, si è giunti fino al XVI secolo, periodo in cui comincia il malcostume della tratta, fenomeno strettamente connesso a quello della schiavitù.Nonostante l’ abolizione giuridica della schiavitù rappresenti una tappa fondamentale del processo di civilizzazione, pensare che ciò sia coinciso con la sua reale scomparsa è una palese ingenuità. Come l’ha spiegato molto bene anche Kevin Bales, riaprendo di fatto e meritoriamente un dibattito sul scala internazionale sull’argumento: La schiavitù non è una mostruosità del passato di cui ci siamo definitivamente liberati, ma qualcosa che continua ad esistere in tutti i modi, persino anche nei paesi sviluppati come la Francia e gli Stati Uniti. Non c’è luogo della terra in cui gli schiavi non continuano a lavorare e sudare, costruire e soffrire.Tra i primi Paesi che si sono occupati della lotta a tale fenomeno v’è sicuramente il Regno Unito. La conclusione di una serie di accordi internazionali sia con le altre potenze europee ma anche con i potentati locali nel continente africano e nell’area medio oriente, costituirono i principali strumenti giuridici di contrasto al fenomeno. Infatti il primo risultato importante fu raggiunto all’ epoca del Congresso di Vienna, allorché fu adottato la “Dichiarazione sull’ abolizione della tratta degli schiavi”. Questo è contenuto nell’ allegato 15 dell’atto finale del Congresso. L’azione di contrasto incide sul ricorso a metodi diversi compresi quelli della persuasione e di forme varie di compensazione economica, fu concepita come azione prevalentemente sul mare ma essa andrò presto ad aggiungersi l’adozione di una serie di misure che miravano a eliminare il fenomeno della tratta terrestre e della schiavitù più in generale. Proprio la conclusione dei accordi infatti in alcuni casi aveva favorito un processo di adozione sul piano interno nelle misure legislative dirette per reprimere o limitare il fenomeno e ancora più in generale a porre fuori dalla legalità la tratta e il commercio dei schiavi. La tratta di persone può essere definita come la compravendita e sfruttamento di soggetti, in particolare donne e bambini, introdotti nei paesi di immigrazione anche contro la loro volontà. Questa non è un’attività criminale completamente nuova e, infatti, le sue origini si possono ritrovare nel fenomeno della schiavitù forzata e del commercio degli schiavi che, seppur ormai aboliti e vietati, sono presenti sullo scenario globale sotto nuove forme e modalità. La tratta di esseri umani rappresenta un’evoluzione e diversificazione di questi ed è uno tra i fenomeni più complessi e preoccupanti del XXI secolo, nonché un grave reato che costituisce una violazione di diritti umani.
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