Riassunto analitico
Introduzione: Nelle realtà che basano l’organizzazione dell’assistenza secondo il modello “dell'intensità delle cure”, un ruolo importante è attribuito agli strumenti di valutazione del paziente. Sebbene esistano numerose scale utilizzabili, nessuno strumento può essere considerato adatto a tutti i pazienti e a tutti i contesti. Il processo che conduce all’adozione di una scala di valutazione deve prevedere una profonda conoscenza sia delle caratteristiche del paziente che si andrà a valutare, sia all’applicabilità dello strumento nello specifico contesto. L’analisi di numerose scale di valutazione ha evidenziato la carenza di strumenti ideati per l’applicazione nei contesti a medio alta intensità di cura, quali ad esempio le unità sub – intensive. Si è deciso dunque di utilizzare uno strumento, il Nursing Activities Score (NAS), che valuta il carico di lavoro infermieristico necessario per assistere il paziente. Tale scala, pur essendo pensata per un suo utilizzo nelle terapie intensive, data la sua conformazione sembra poter essere applicato anche in contesti diversi. Scopo: Lo studio, svolto presso l’area sub intensiva della Medicina d’Urgenza dell’ospedale Bufalini di Cesena, AUSL della Romagna, ha lo scopo di sperimentare l'utilizzo della scala NAS (Nursing Activities Score) con l’obiettivo principale di verificarne l'applicabilità in un contesto sub – intensivo; i risultati della scala sono stati poi confrontati con quelli della scala Triage di Corridoio (Tri.Co.), strumento utilizzato da alcuni anni nella realtà in oggetto. Materiali e metodi: È stato eseguito uno studio pilota, di tipo osservazionale prospettico, durante il quale il NAS è stato utilizzato per un periodo di 41 giornate di degenza consecutive, nel periodo giugno – agosto 2017, applicandolo a tutti i pazienti ricoverati negli 8 posti letto dell’area sub intensiva. L’analisi dei dati ricavati in 283 schede relative a 147 pazienti, esprimono il rapporto infermiere paziente ideale per garantire un’efficacie ed efficiente erogazione delle cure, fornendo indicazioni sulle caratteristiche del paziente e del grado di intensità assistenziale richiesto anche in relazione a dati demografici e clinici (patologia, fascia d’età, ecc.) I dati ricavati in termini di carico di lavoro infermieristico sono stati successivamente confrontati con quelli ricavati dal(Tri.Co.), ideato per identificare precocemente il livello di intensità delle cure del paziente. Risultati: Sebbene il NAS venga utilizzato in prevalenza nelle terapie intensive, può essere applicato anche in una realtà a medio - alta intensità di cura. Sebbene alcuni item appaiano piuttosto specifici per le terapie intensive, nel complesso ha mostrato una buona capacità di analisi delle principali attività infermieristiche di assistenza. Un percorso di validazione di alcune modifiche mirate lo potrebbe rendere adatto all’utilizzo di routine a molte realtà a differente intensità di cura. I pesi in termini di tempo previsti potrebbero non essere adeguati a realtà diverse dalle terapie intensive. Studi su periodi di tempo più ampi fornirebbero maggiori indicazioni in tal seno Il confronto con i punteggi del Tri.Co ha mostrato una tendenza ad una maggior sensibilità del NAS nell’identificazione del paziente a medio alta intensità di cure. Ciò è dovuto al maggior numero di voci che compongono il NAS, sia ai diversi contesti operativi cui le scale si riferiscono.
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