Riassunto analitico
Nel primo capitolo del mio elaborato parlerò di cos’è la procreazione medicalmente assistita e delle diverse tecniche esistenti nell’ambito medico-scientifico, analizzando anche quella che è la posizione della chiesa e le problematiche etico-morali che essa comporta. Verrà trattata, poi, nello specifico la legge n. 40/2004 con riferimento agli articoli riguardanti il divieto di fecondazione post-mortem e le inevitabili problematiche sul riconoscimento di paternità. Nella parte conclusiva del capitolo viene analizzata la maternità surrogata concentrandosi sui motivi che hanno portato al suo divieto nel nostro ordinamento e alle problematiche che essa potrebbe implicare sul piano morale, etico, umano e, soprattutto, giuridico. Ci saranno infine riferimenti a casi concreti. Nel secondo capitolo si affronterà la fecondazione eterologa nella sua più intrinseca disciplina, analizzando l’iter giurisprudenziale che ha portato questa tecnica a essere vietata prima e garantita poi, dichiarando addirittura incostituzionale il divieto alla stessa. Per comprendere meglio questo percorso verranno delineati i profili della filiazione e della famiglia dando un’ampia visione di come questi due pilastri della nostra costituzione siano mutati nella concezione popolare negli ultimi decenni. Infine viene precisata quella che è la posizione delle regioni a riguardo. Nel terzo capitolo si esaminerà il disconoscimento di paternità; si definirà l’istituto e verrà tracciato il percorso giuridico necessario per il suo espletamento; chi è legittimato, in quali termini e la differenza di azione tra soggetti uniti dal vincolo matrimoniale e quelli solo conviventi spiegando, per una maggiore comprensione, cosa si intende per azione di impugnativa di riconoscimento per difetto di veridicità. In conclusione sono indicati gli effetti che comporta la pronuncia di una sentenza di disconoscimento della paternità. Nel quarto e ultimo capitolo troveremo le sentenze, e quindi i casi concreti, che nel corso degli ultimi due anni si sono susseguiti sulla fecondazione eterologa e il disconoscimento di paternità; sentenze che si sono espresse proprio nei confronti di quei soggetti che hanno chiesto il disconoscimento di paternità non in casi “normali”, se così si può dire, bensì in casi in cui è stata effettuata fecondazione di tipo eterologo.
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