Riassunto analitico
La ricerca scientifica e farmacologica nel corso degli ultimi decenni grazie alla sempre più conoscenza della struttura di gran parte delle molecole presenti nell’organismo umano è riuscita a riprodurne derivati sintetici in laboratorio con il fine di realizzare farmaci capaci di correggere deficit e disfunzioni di organi e apparati. Purtroppo il fenomeno del doping, caratterizzato dalla ricerca e dalla assunzione di prodotti ad effetto farmacologico capaci di migliorare artificialmente la prestazione atletica, attinge quotidianamente dai progressi della ricerca in campo medico. Si è dunque sviluppata una ricerca scientifica parallela a quella ufficiale che, con fini di lucro, è orientata allo studio degli effetti dopanti di molti farmaci ed a valutare l’impiego degli stessi da parte di soggetti sani al fine di migliorarne le caratteristiche di forza muscolare, resistenza fisica, velocità, etc. Per molti il maniacale intento di ricercare il raggiungimento di capacità superiori alla media è sempre stato il fine da conseguire con ogni mezzo per esaltare le qualità e le caratteristiche fisiche fino all’esasperazione. Ciò costituisce un atteggiamento tipico di chi, non solo nello sport a livello agonistico, ma anche e soprattutto a livello amatoriale, ha deciso di ricorrere all’impiego di farmaci. Le molecole costituenti i prodotti sottoposti ad esame altro non sono che composti e sostanze impiegati in ambito sanitario ed alcuni di questi attualmente esclusi dalla pratica clinica in molti Paesi per l’alto potenziale dannoso per l’organismo conseguente al relativo impiego; l’effetto terapeutico di questi farmaci dunque non si è dimostrato tale da poter giustificare una notevole incidenza di effetti collaterali. Soltanto poche molecole di quelle prese in esame sono adatte all’impiego in ambito sanitario. Tutte le molecole di seguito descritte sono in misura differente tutte dotate di elevato potenziale tossico; per nessuno dei prodotti privi di autorizzazione all’immissione in commercio in Italia è giustificato un impiego clinico(esistono formulazioni dedicate contenenti molecole a bassa tossicità), per tutte è ipotizzabile un impiego dopante estremamente rischioso per la salute anche a dosaggi contenuti.
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