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In questa tesi vengono presentate considerazioni e analisi riguardanti
la comunicazione politica informale. La prima parte tratta i contributi ritenuti più significativi forniti dalla letteratura. A partire da alcune riflessioni di carattere generale sugli approcci informali del contesto politico italiano, lo studio si amplia gradualmente raccogliendo informazioni riguardo aspetti specifici del linguaggio informale che caratterizza la scena politica di oggi, riservando uno spazio privilegiato al linguaggio slang, e andando a scoprire le nuove tecnologie mediatiche che fanno da sfondo alla politica informale, veicolata attraverso social media e blog in particolare.
A questo primo studio esplorativo si affianca un secondo studio,
complementare al primo, ma di natura differente. La seconda parte è infatti dedicata a un’indagine sperimentale sugli effetti esercitati dall’uso del linguaggio slang in ambito politico sulla percezione di informalità del messaggio da parte dei riceventi, sull’atteggiamento
che questi esprimono nei confronti della fonte del messaggio stesso e sulla probabilità da loro riportata di votare il candidato politico
in questione. I risultati hanno dimostrato che il linguaggio slang
produce i suoi effetti sulla percezione di informalità del linguaggio e sull’atteggiamento verso il candidato. Nello specifico, un messaggio
slang è percepito come più informale di un messaggio neutro, e l’autore del messaggio slang è percepito come meno competente rispetto
all’autore di un messaggio neutro. In aggiunta, le analisi hanno dimostrato che la manipolazione sperimentale sul linguaggio non si ripercuote direttamente sulla probabilità dei partecipanti di votare quel candidato, ma emerge piuttosto un effetto indiretto della manipolazione linguistica sull’intenzione comportamentale, mediato dalla percezione di informalità del linguaggio e dalla percezione di competenza della fonte. In particolare, l’effetto risultante è negativo, per cui la presenza di espressioni slang aumenta la percezione di informalità del messaggio, che a sua volta produce una
percezione di maggiore incompetenza della fonte, e si traduce in ultima istanza in una minore probabilità di votare quel candidato.