Riassunto analitico
Nei procedimenti per reati di abusi sessuali raramente sono riscontrabili elementi probatori oggettivi sufficienti al giudice per poter emettere una sentenza. Di conseguenza, la testimonianza viene ad assumere un ruolo fondamentale in quanto unica fonte prova. Quando vittima del reato sono soggetti minorenni, l’escussione testimoniale richiede un’attenzione maggiore rispetto al caso in cui siano adulti a dover assumere la veste di testimone. La ragione è duplice: in primo luogo, l’età e la tipologia di reato per cui si procede rendono il minore particolarmente vulnerabile al rischio che al danno da reato si aggiunga il danno da processo; in secondo luogo, il funzionamento dei processi mentali che regolano la memoria dei bambini si differenzia rispetto a quella degli adulti e questa diversità rende i minori più inclini a subire gli effetti delle suggestioni esterne. Pertanto, risulta di grande rilievo rispettare i protocolli elaborati dagli esperti per l’assunzione della testimonianza dei minori per evitare di compromettere la genuinità della prova. L’obiettivo del presente elaborato è quello di analizzare i profili processuali specificatamente dedicati all’assunzione delle dichiarazioni dei minori nel procedimento penale. La prima parte è dedicata a mettere in evidenza i profili internazionali di tutela del minore quando viene ad essere coinvolto come vittima nel processo, nello specifico quello penale, e come le disposizioni internazionali sono state attuate nell’ordinamento interno. Nella seconda parte viene realizzato un approfondimento della disciplina contenuta nel codice di procedura penale in merito alle differenti modalità di assunzione delle dichiarazioni dei minori. L’ultima parte dell'elaborato è dedicata a un’analisi dei meccanismi della memoria implicati nella testimonianza e ai principali fattori in grado di intervenire sul ricordo, modificandolo. Quest’ultimo capitolo si chiude con il riferimento a un caso giudiziario avvenuto nella zona modenese che è tornato nuovamente a far parlare di sé nel 2017 grazie a “Veleno”, un podcast di Pablo Trincia dove viene raccontato il caso dei, cosiddetti, “Diavoli della Bassa Modenese”. Con tale elaborato si è cercato di dimostrare come anche i bambini possano essere una fonte attendibile di prova qualora vengano rispettate le tecniche e procedure elaborate dalla comunità scientifica per l'assunzione della testimonianza di soggetti "fragili".
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