Riassunto analitico
Per la mia tesi ho partecipato ad alcuni percorsi partiti nella zona di Trento, del progetto Family UNited dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla Droga e il Crimine, portato in Italia dalle Università di Trento e di Parma. Family UNited è un programma per lo sviluppo delle competenze genitoriali, che mira al rafforzamento di un approccio empatico del caregiver, al miglioramento della coesione famigliare, della comunicazione, nonché delle abilità di regolazione emotiva e delle abilità assertive dei giovani al fine di gestire la pressione dei pari. Il progetto è già implementato in diversi Paesi del mondo. Family UNited è un intervento di prevenzione universale progettato per le famiglie con figli di età compresa tra gli otto e i quindici anni. Consiste in quattro sessioni, una alla settimana; ogni sessione non supera le due ore, la prima con due gruppi separati (genitori e figli), la seconda con un gruppo unico composto da tutti i partecipanti. Per ogni sessione è necessaria la presenza contemporanea di quattro formatori, formati da esperi accreditati UNODC. Il numero ideale di partecipazione ad ogni percorso di quattro incontri è pari a dieci/dodici famiglie (almeno un genitore per famiglia e un figlio). I formatori nelle diverse sessioni affrontano con il gruppo dei genitori i bisogni essenziali di base delle competenze genitoriali; con il gruppo dei figli facilitano lo sviluppo di qualità positive e di gestione dello stress nel rapporto con i genitori e con i pari. Nelle sessioni comuni con un lavoro sinergico, genitori e figli lavorano, attraverso proposte interattive, con l’obiettivo comune di migliorare la comprensione reciproca, la comunicazione e le relazioni. Family UNited nasce sulla base dell’esperienze avute con il progetto Strong Families (UNODC), un programma di prevenzione delle competenze familiari per le famiglie che vivono in contesti difficili, che è stato originariamente progettato e sperimentato in Afghanistan. Strong Families si è evoluto in una versione globale che può essere applicata (ed è sperimentata) su famiglie in contesti di fragilità in molti altri Paesi. I dati preliminari sulle sue fasi iniziali di implementazione in Afghanistan e nei centri di accoglienza per rifugiati afghani in Serbia hanno mostrato cambiamenti significativi sulla riduzione dei comportamenti problematici dei bambini (problemi emotivi e/o di condotta), sul loro grado di benessere e sul funzionamento dei genitori. (Haar K. et a 2020; El Khani A. et a 2021) Family UNited è attualmente un progetto evidence informed e – al fine di divenire evidence based – prevede una valutazione con RCT, ossia un trial randomizzato con disegno di ricerca sperimentale: pre, post-intervento e follow up, con gruppi sperimentali e di controllo. Per la validazione del progetto nel contesto italiano, è stato previsto un totale di centosessanta famiglie valutate con l’RCT (ottanta nel contesto trentino e ottanta nel contesto parmense). Tutti gli strumenti di valutazione (quantitativa e qualitativa) sono stati tradotti e adattati al contesto italiano, con la costante supervisione degli uffici UNODC. Per la raccolta dei dati qualitativi sono state somministrate interviste semi-strutturate a quattordici famiglie di Trento e a diciannove della zona di Parma. L’interrogativo di ricerca che ha guidato il mio lavoro su Family UNited ha ipotizzato che quando si muta uno stile educativo e i bambini notano che la loro cattiva condotta non ottiene i risultati che si aspettano, dopo una prima fase di peggioramento, sono motivati a cambiare il proprio comportamento, conservando l’autostima.
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