Riassunto analitico
Il d. lgs. 8 giugno 2001, n. 231 costituisce un importante intervento di innovazione normativa all’interno dell’ordinamento italiano. L’introduzione della responsabilità amministrativa dipendente da reato degli enti e delle persone giuridiche ha costituito il presupposto per l’abbandono della concezione personalistica della responsabilità penale, rimasta ancorata, per lungo tempo, al brocardo latino societas delinquere non potest nonché ad un’interpretazione restrittiva dell’art. 27 della Costituzione. Il presente elaborato, sulla base del decreto legislativo supra citato, intende fornire un quadro generale sul c.d. “microsistema” processuale ed in particolare sui procedimenti speciali disciplinati in favore degli enti. Nel primo capitolo si è cercato, inizialmente, di porre in evidenza i passaggi che hanno portato all’adozione, all’interno del nostro ordinamento, di una normativa che disciplinasse una responsabilità diversa da quella tradizionale riferita alle persone fisiche. Si tratta di una responsabilità definita formalmente amministrativa, ma nella sostanza di natura penale prevista dal decreto nei confronti delle societas. Si è poi proceduto analizzando il contenuto del decreto con riferimento agli istituti processuali, talvolta diversi ed innovativi rispetto alla disciplina del codice di rito. Perseguendo nella trattazione della materia, si è cercato di affrontare in maniera critica il confronto tra la disciplina dei procedimenti speciali codificati all’interno della normativa settoriale ed i medesimi previsti con riferimento alle persone fisiche nel codice di rito, avendo riguardo alle tipicità e differenze che tale innovativa disciplina presenta. Nel terzo ed ultimo capitolo, il lavoro di ricerca si è soffermato alla configurazione dei c.d. riti alternativi “innominati”. Si tratta di procedimenti speciali che non sono espressamente previsti dalla normativa speciale ma che, in virtù del combinato disposto di due importanti articoli che aprono la parte processuale del decreto, si ritengono applicabili anche al processo de societate. In ultimo ci si è soffermati sul controverso istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova, rito quest’ultimo introdotto nel nostro ordinamento soltanto nel 2014, che ha diviso, ed ancora oggi contrappone, dottrina e giurisprudenza in merito alla sua possibile applicazione nel processo disciplinato dal d. lgs. 231/2001 nei confronti degli enti.
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