Riassunto analitico
In provincia di Modena, secondo il rapporto 2013 del Registro Tumori, il cancro del colon-retto rappresenta la quarta neoplasia in termini di frequenza nel sesso maschile (11,7%) e la seconda nel sesso femminile (11,7%) con una mortalità per malattia rispettivamente del 10% e 11,1%. Da marzo 2005 in Emilia Romagna è stato attivato il programma di screening per il tumore del colon-retto rivolto alla popolazione residente maschile e femminile di età compresa tra i 50 e i 69 anni: a questo gruppo di cittadini veniva proposto di eseguire, con periodicità biennale, il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci e successivamente, in caso di esito positivo, una colonscopia totale quale indagine di secondo livello. L'obiettivo di questa tesi è verificare l’effetto della campagna di screening dei tumori del colon-retto nella popolazione di Modena. L’effetto è stato valutato in termini di tassi di incidenza, di sopravvivenza e di caratteristiche clinico-patologiche. Per le valutazioni di outcome sono state calcolate la sopravvivenza relativa (SR) a 3 e 5 anni e il “Relative Excessive Risk” di morte (RER). Secondo i dati raccolti fino al 31/03/2014 i casi incidenti di neoplasie colorettali in provincia di Modena nel periodo 2001-2011 sono stati complessivamente 6295 con un importante aumento delle diagnosi nel periodo successivo al 2005 (2371 vs 1215). Nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 69 anni sono state censite 1562 nuove diagnosi di cui 1015 spontanee e 547 identificate tramite screening. Da un confronto tra i due periodi (2001- 2005 vs 2006- 2011) è stato registrato un aumento dei casi accertati in fase precoce ed una riduzione del numero di malattie in stadi avanzati per gli individui sottoposti a screening (SD). Per le forme non SD (NSD), invece, la distribuzione per stadi è stata la medesima nei due periodi. L’analisi della SR a 5 anni ha mostrato un esito significativamente migliore per le forme SD (RS= 90.3% IC95% 85.4-94.0; RER= 0.26 IC95% 0.17-0.38) rispetto alle NSD (RS= 68.0% IC95% 64.3-71.4; RER= 0.99 IC95% 0.83-1.19) senza variazioni tra i due periodi analizzati per le forme NSD. Il minore rischio di morte per le forme SD è stato confermato anche dopo correzione per età, sesso e stadio (RER=1.71 IC95% 1.15-2.53). Infine la SR a 3 anni ha registrato un significativo miglioramento nel corso degli anni per la sola fascia di età 50-69 anni a cui era rivolto lo screening (+1.8% IC95% +0.2; +3.3). In conclusione i dati emersi da questo studio dimostrano come l’introduzione dello screening di popolazione sia stata in grado di migliorare la prognosi dei tumori del colon-retto nei soggetti eleggibili attraverso un'anticipazione diagnostica di malattia. Questo risultato deve essere utilizzato per promuovere la “cultura della prevenzione” coinvolgendo quanto più possibile la popolazione a rischio.
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