Riassunto analitico
Il presente lavoro mira a illustrare le condizioni di custodia delle madri detenute, soffermandosi sulle ragioni per cui debba scongiurarsi, a tutti i costi, l’ingresso dei loro figli in carcere, implementando, invece, gli istituti delle case famiglia protette, e laddove vi fossero acclamate e tassative esigenze di pubblica sicurezza che impediscano la permanenza in queste strutture, gli istituti a custodia attenuata per madri detenute. Queste ragioni verranno esposte partendo dalla ricostruzione del frammentato iter legislativo nazionale e sovranazionale che ha condotto all’attuale quadro normativo, passando per le ultime proposte di legge, una delle quali è discussa in Senato proprio in questo momento. Proseguendo, si è concentrerà l’attenzione sulle reali e concrete condizioni di detenzione di queste donne nelle diverse soluzioni pensate per la loro custodia insieme a i loro figli, illustrando nel dettaglio i punti di forza e le criticità della situazione attuale in Italia delle sezioni nido dei penitenziari ordinari, degli icam e delle case famiglie protette. Si muterà ulteriormente la prospettiva da cui analizzare il problema, con un breve excursus culturale e sociologico inerente alla detenzione femminile in Italia, fino ad arrivare a osservare le condizioni della detenzione congiunta attraverso la lente dei risvolti psicologici del fenomeno in esame sui minori e sulle madri, con cenni alle teorie di rinomati psicologi e psichiatri infantili, al fine di illustrare l’impatto che la reclusione congiunta di madre e bambino possa produrre sui due. Si analizzeranno anche i delicati argomenti dell’impatto della deprivazione paterna sul minore << galeotto>> e del tragico distacco fra madre e bambino, al compimento dell’età massima consentitagli per vivere nel carcere insieme a sua mamma. Infine, si giungerà a osservare la tematica più da vicino, al di là degli aspetti normativi, attraverso le attività delle associazioni di volontariato che quotidianamente hanno a che fare con i soggetti fragili oggetto di questa tesi, con le ultime iniziative a loro rivolte. Ci si spingerà sempre più vicini alla realtà, fino a mostrarla nella sua crudeltà, attraverso i casi di cronaca che nell’ultimo decennio hanno svelato i lati più cupi e difficili della tematica, le cui protagoniste sono state proprio queste madri. Infine, si analizzerà l’impatto che la pandemia Covid-19 ha prodotto sulla condizione di questa categoria di donne e sulla loro situazione giudiziaria.
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