Riassunto analitico
CONTESTO ED OBIETTIVI: Il microscopio laser confocale a fluorescenza (FCM) è uno strumento che permette di creare immagini istologiche digitali a partire da tessuto non fissato, con una colorazione simile ad ematossilina-eosina (HE). Il suo impiego ha lo scopo di limitare i tempi e i costi del metodo tradizionale con HE, l’attuale gold standard in anatomia patologica. In urologia, le potenzialità del FCM sono state precedentemente esplorate su vescica, linfonodi e prostata. In quest’ultima, il FCM ha dimostrato ottime capacità nel discriminare il tessuto tumorale dal parenchima sano. Infatti, la concordanza registrata rispetto l’istopatologia standard è stata del 91%, con sensibilità del 83,33% e specificità del 93,53%. Il presente elaborato ha lo scopo di descrivere un approccio innovativo di verifica intraoperatoria dei margini di resezione con FCM durante prostatectomia radicale robot-assistita (RARP).
MATERIALI E METODI: I partecipanti, affetti da carcinoma prostatico, sono stati sottoposti a RARP con sistema robotico da Vinci® Xi (Intuitive Surgical, Inc., Sunnyvale, CA, USA). Sono stati randomizzati in un gruppo standard (11 pazienti) e uno sperimentale (11 pazienti); in questi ultimi è stata eseguita l’indagine intraoperatoria con il FCM VivaScope® 2500 M-G4 (Mavig GmbH, Munich, Germany; Caliber I.D.; Rochester NY, USA). I campioni per l’analisi dei margini sono stati ricavati dalle prostate asportate attraverso tagli tangenziali a livello delle superfici posterolaterali, adiacenti al fascio neurovascolare. Le immagini digitali prodotte con FCM sono state esaminate da remoto dall’anatomopatologo e l’esito è stato immediatamente riferito all’operatore. La procedura è stata interamente eseguita in corso di intervento. L'utilizzo di clip chirurgiche ha permesso di localizzare eventuali margini positivi per tumore (PSM), quindi di procedere ad una seconda resezione focale. Ogni prelievo è stato successivamente valutato anche con esame istopatologico tradizionale.
RISULTATI: Su un totale di 10 pezzi operatori analizzati con FCM (gruppo confocale), in cinque è stato rilevato un PSM, per i quali è stata eseguita una seconda resezione. Quattro dei cinque allargamenti sono risultati negativi al successivo controllo con FCM, mentre uno è stato considerato sospetto. Tuttavia, l’esame istologico finale ha confermato la negatività di tutti i margini nel gruppo FCM, incluso quello inizialmente sospetto. Al contrario, nel gruppo standard è stato riscontrato un PSM all’istologico finale. Attualmente, dei 22 partecipanti (11 del gruppo FCM e 11 del gruppo standard), solo 10 (sette del gruppo FCM e tre del gruppo standard) hanno completato un follow-up di sei mesi. Il punteggio medio dell’IPSS a sei mesi è stato di 9,7 nel gruppo FCM e 10,3 nel gruppo standard. Per quanto riguarda la funzionalità erettile, il punteggio medio dell’IIEF-5 è stato di 6,2 nel gruppo FCM contro 2 nel gruppo standard. Infine, un solo paziente, lo stesso con PSM confermato all’esame istologico finale, non ha raggiunto l'azzeramento del PSA dopo l’intervento.
CONCLUSIONI: Per quanto promettenti, questi risultati sono ancora prematuri e poco rappresentativi, dal momento che un follow-up di sei mesi non è sufficiente per valutare completamente la ripresa della funzione erettile e la dimensione del campione è limitata. Tuttavia, i risultati preliminari sembrano confermare che la FCM permette di raggiungere la radicalità oncologica , con un potenziale miglioramento degli esiti funzionali a lungo termine e della qualità della vita dei pazienti. In conclusione, si auspica che in futuro la FCM possa essere inclusa nell’iter diagnostico e terapeutico del tumore prostatico e di altre neoplasie, anche non urologiche.
|