Riassunto analitico
Negli ultimi anni, nonostante una forte predominanza dell’elemento calcestruzzo, il legno è riuscito a ritagliarsi un ruolo fondamentale nell'industria delle costruzioni. Grazie alla sua versatilità come materiale da progettazione, che può spaziare dal semplice utilizzo in fase di finitura ai più elaborati sistemi strutturali, la domanda di prodotti in legno è in costante crescita nel mondo dell’edilizia. Tuttavia, la limitata presenza in natura dello stesso ha dimostrato che non può tenere il passo con le richieste sempre più ampie, il che si traduce in un progressivo aumento dei costi. Questo aumento rende il legno meno competitivo rispetto ad altri materiali da costruzione. Di conseguenza, per compensare il calo delle scorte di legname e l’aumento dei costi, ormai da molti anni, i ricercatori hanno rivolto la loro attenzione allo sviluppo di prodotti in legno ingegnerizzati.
Due dei principali tipi di prodotti in legno ingegnerizzati sono rappresentati dal legno lamellare e dal legno rinforzato. Il legno lamellare è in produzione da oltre 50 anni e i suoi criteri di progettazione e costruzione sono ormai diventati standardizzati. Mentre per quanto riguarda il legno rinforzato, a causa dei numerosi studi ancora in atto, ad oggi non esiste ancora una normativa di riferimento a livello Nazionale, se non una serie di istruzioni stilate dal CRN (DT 201/2005) che in questa tesi verrà citata più volte. In questa tesi l’attenzione verrà concentrata, per quanto detto sopra, sulla seconda categoria di prodotti e più nello specifico sul rinforzo dell’elemento legno tramite l’utilizzo di materiali compositi, più comunemente conosciuti con l’acronimo anglosassone FRP (Fiber Reinforced Polymers).
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