Riassunto analitico
L'elaborato prevede un approfondimento sulla tutela apprestata dalla normativa in tema di diritto d'autore al programma per elaboratore, il c.d. software. Partendo da un excursus storico sulle origini degli elaboratori e dei programmi per elaboratori, si è arrivati a quella che si può considerare come una pluralità di definizioni di “software”. La tesi si focalizza successivamente in particolare sulle fonti inerenti tale disciplina: in primis sulla normativa comunitaria relativa a queste creazioni, ossia la Direttiva 91/250/CEE, che inserisce il programma per elaboratore nell'alveo delle opere dell’ingegno e che lo assimila alle opere letterarie; e in secondo luogo sull'ordinamento italiano, in particolare al decreto legislativo n. 518 del 1992, di recepimento della direttiva e di modifica della legge sul diritto d’autore, la legge n. 633 del 1941. Al centro di questa trattazione troviamo i diritti morali e patrimoniali esclusivi dell’autore di software, disciplinati dalla Sezione VI della legge sul diritto d’autore, introdotta dal decreto legislativo 518 del 1992. L’analisi di questi diritti è stata effettuata soprattutto con riguardo alla loro protezione da parte dell’ordinamento, in particolare nei confronti di fenomeni in continua espansione come la pirateria informatica e il file sharing (o peer-to-peer/P2P). Infine l’elaborato si concentra appunto su quest’ultima problematica, innanzitutto operando una distinzione netta tra il fenomeno della criminalità informatica e l’hacking: per fare ciò è necessario guardare alle origini e alla storia della “comunità hacker”, scremando il termine “hacker” dalle connotazioni prettamente negative (e a volte totalmente errate) attribuitegli dai mass media. Successivamente si sono analizzate le condotte penalmente perseguibili a seguito della violazione del diritto d’autore sui programmi per elaboratore e in particolare con riferimento alla disciplina predisposta della legge n. 633/1941 così come inizialmente introdotta dal decreto legislativo n. 518 del ’92, e così come è stata successivamente modificata dalla legge n. 248 del 2000 La trattazione si conclude con una breve dissertazione inerente al fenomeno del file sharing, con specifico riferimento alla regolamentazione domestica in materia, introdotta in maniera più specifica dalla legge n. 128 del 2004 (c.d. Decreto Urbani), e successivamente modificata in alcuni punti dalla legge n. 43 del 2005.
|