Riassunto analitico
Il principio dello sviluppo sostenibile si è evoluto dallo scorso secolo fino ai giorni nostri e le organizzazioni internazionali hanno garantito che la sostenibilità diventasse un paradigma costante nei nuovi programmi. La promessa di trasformare il mondo che conosciamo in uno in cui le risorse ambientali vengono gestite più responsabilmente, le persone vivano in condizioni dignitose e in cui modello economico sia più rigenerativo ha imposto nuovi obiettivi mondiali. Governi e imprese hanno sviluppato dei nuovi modelli per garantire la piena applicazione del principio di sostenibilità . Inoltre, anche i consumatori si sono avvicinati a modelli di consumo più responsabili, privilegiando la scelta più ecologica nei loro acquisti. Per questo motivo, al marketing è stata aggiunta una nuova declinazione che integra il principio della sostenibilità. Molte aziende hanno trovato un’opportunità per offrire nuovi prodotti, servizi o business grazie al green marketing. Tuttavia, alcuni players hanno sviluppato strategie tutt’altro che etiche al fine di accrescere il loro guadagno e per attirare maggiori consumatori. Per approfittare dell’emergente sensibilità circa le questioni ambientali, molte strategie si sono tinte di verde. Con il termine greenwashing si fa riferimento ad una comunicazione ambientale falsa e ingannevole; ovvero ad una comunicazione commerciale scorretta che ha diversi effetti negativi sul mercato. Per tutelare i consumatori alcuni organismi hanno i poteri bloccare questo fenomeno. Nonostante ciò, il loro intervento non garantisce la protezione a priori contro il greenwashing. Le etichette ambientali volontarie possono essere un valido strumento per colmare questa lacuna e proteggere i consumatori, segnalando i prodotti, servizi o le organizzazioni più responsabili. Questo ruolo è possibile solo se i consumatori sono informati circa il valore di questi strumenti di comunicazione. Nel progetto di ricerca si indagano gli strumenti di tutela nei confronti del consumatore e ci si domanda se le etichette ambientali possono essere un valido strumento di tutela preventivo per i consumatori al fine di contrastare i casi di greenwashing.
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Abstract
The principle of sustainable development has evolved from the last century to the present day and international organisations have ensured that sustainability becomes a constant paradigm in new programmes. The promise to transform the world we know into one in which environmental resources are managed more responsibly, people live in decent conditions and in which economic model is more regenerative has imposed new global goals. Governments and companies have developed new models to ensure the full application of the principle of sustainability.
In addition, consumers have also approached more responsible consumption patterns, favouring the most environmentally friendly choice in their purchases. For this reason, marketing has been added a new version that integrates the principle of sustainability. Many companies have found an opportunity to offer new products, services or business through green marketing.
However, some players have developed far-from-ethical strategies to increase their profits and to attract more consumers. To take advantage of the emerging sensitivity to environmental issues, many strategies are tinged with green.
The term greenwashing refers to false and misleading environmental communication; that is to say, incorrect commercial communication which has several negative effects on the market. In order to protect consumers, some bodies have the power to stop this phenomenon. Nevertheless, their intervention does not guarantee a priori protection against greenwashing.
Voluntary environmental labels can be a valuable tool to fill this gap and protect consumers by reporting the most responsible products, services or organisations. This role is only possible if consumers are informed about the value of these communication tools.
The dissertation investigates consumer protection instruments and questions whether environmental labels can be a valuable preventive consumer protection tool to combat greenwashing cases.
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