Riassunto analitico
Con la presente Tesi si intende analizzare l’evoluzione del mercato fonografico alla luce della sua forte espansione, dovuta soprattutto all’avvento di Internet, trovandosi, però, impreparato dinanzi alle innovazioni che hanno stravolto la disciplina esistente. Nel primo capitolo viene analizzato, in primis, il contesto socio-economico che ha caratterizzato il diritto d’autore, con particolare riferimento al concetto di economia della conoscenza che, con l’avvento dell’era digitale, ha portato ad un vero e proprio dilemma sociale. In particolare, nei primi paragrafi viene affrontato il problema dello sfruttamento delle opere dell’ingegno attraverso molteplici argomentazioni dei sostenitori della libera accessibilità dei contenuti, da un lato, e le opinioni di chi, dall’altro, sostiene che una condizione di questo tipo potrebbe portare solamente ad un impoverimento del bene, e che pertanto, per preservare la loro essenza, sia necessaria una più stringente regolamentazione. Successivamente vengono trattati i profili giuridici della materia con riguardo sia alla legislazione nazionale e comunitaria in materia di diritto della proprietà intellettuale, sia alla protezione delle opere digitali: i Digital Rights Management e le licenze per l’accesso e l’uso. In conclusione del primo capitolo viene fatto cenno al modo in cui Napster ha cambiato sostanzialmente il mercato della musica a livello mondiale e ha dettato le nuove regole introducendo un sistema di scambio digitale significativo per la pirateria discografica: il concetto di peer-to-peer file sharing. Come si è giunti a superare il download tradizionale sostituendolo con lo streaming saranno trattati in modo più approfondito al capitolo secondo. I nuovi modelli di distribuzione e riproduzione di musica illegale avevano cambiato la metodologia di scambio, optando piuttosto per una circolazione decentrata e delocalizzandone la responsabilità. Le autorità giudiziarie, con l’intento di bloccare l’inarrestabile tendenza all’illecito, furono portate a preferire ed appoggiare la diffusione di soluzioni alternative. La pirateria doveva essere abbattuta ridimensionando ed innovando il modello di business previgente; a tal proposito furono pensati iTunes, Youtube e lo stesso Spotify, che sono viste come alternativa legale per l’illegale. Infine al terzo capitolo viene studiato il servizio offerto dalla piattaforma di musica in streaming Spotify, facendo un riassunto cronologico del suo sviluppo e della sua diffusione capillare e analizzando il funzionamento del servizio. In seguito, ci si è focalizzati sulla sua struttura economica e sul suo modello di mercato, giungendo infine a descriverne gli aspetti giuridici in ambito di tutela del copyright e della privacy. L’economia globale, in un contesto in cui Internet ha abbattuto i confini nazionali, deve necessariamente adattarsi al futuro, partendo dal presupposto che l'attuale legge non combacia con i tempi. I popolari media digitali e i servizi di streaming hanno confuso e sfuocato le tradizionali linee di “sfruttamento" nella musica, rendendo l’inquadramento eccessivamente complesso. Per concludere la trattazione, verranno, a tal proposito, analizzati alcuni tentativi di modernizzazione della normativa europea e statunitense.
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