Riassunto analitico
La crisi economica e finanziaria che ha colpito duramente l’intero mondo ha reso necessarie in ogni Paese misure di riduzione e razionalizzazione della spesa pubblica e di rilancio della crescita economica; ciò ha interessato principalmente gli enti pubblici e ha sollecitato la riforma delle amministrazioni pubbliche. In Italia, questo obiettivo è stato perseguito attraverso una sequenza di interventi normativi, culminata, almeno per ora, nella legge 7 aprile 2014, n. 56 (“legge Delrio”). Tale legge, in attesa che la riforma della Costituzione in itinere arrivi in porto, prevede importanti modifiche riguardanti tutti gli enti locali e dispone, quale vera grande novità, il subentro di dieci Città metropolitane alle corrispondenti Province (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino e Venezia) e la relativa disciplina. Con la Città metropolitana, il legislatore introduce un soggetto che è destinato a rivoluzionare i rapporti istituzionali tra i vari enti territoriali, come emerge altresì dalle sue finalità istituzionali. L’obiettivo della tesi consiste nell’analisi della configurazione giuridica, delle funzioni e del ruolo istituzionale del nuovo ente locale, operando contestualmente una comparazione con l’analogo processo riformatore in corso in Francia.
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