Riassunto analitico
L’obiettivo dell’elaborato è quello di indagare il sistema delle istituzioni non profit, studiarne l’evoluzione nel tempo, comprenderlo nella sua dimensione valoriale, economica e sociale, valutare quale possa essere il suo contributo al più ampio sistema di welfare nazionale e locale, sempre più schiacciato di fronte alla crisi economica e, infine, proporre un nuovo modello di cooperazione tra la Pubblica Amministrazione e le Istituzioni non profit, in cui gli Enti del Terzo Settore trovano un ruolo primario, non subordinato alle Istituzioni dello Stato ma paritario. Le analisi proposte conducono ad alcune considerazioni rilevanti. Il Terzo Settore ha assunto un ruolo indiscusso di promotore e difensore degli interessi pubblici universali e questa funzione è ancora più preziosa in questo periodo storico in cui lo Stato, per lungo tempo primo attuatore di politiche pubbliche, vive una profonda crisi identitaria. Questo ruolo è assegnato, non solo per le dimensioni che il Terzo Settore ha assunto (basti ricordare tre dati per capire la portata del fenomeno: oltre 300.000 organizzazioni; più di 6.000.000 di soggetti attivamente coinvolti; risorse economiche disponibili pari a circa 60.000.000 di euro) ma, soprattutto, per la capacità degli Enti Non Profit di interpretare i fenomeni sociali, proporre modelli innovativi di servizi e, spesso, anticipare i fenomeni sociali dando risposte a bisogni emergenti, o ancora latenti, provenienti dalla società. La tesi conduce ad una presa di coscienza di come, di fronte ad un sistema di welfare state in pesante difficoltà, in cui non solo non si riesce a mantenere i livelli di assistenza consolidati ma sembra impossibile agire su una qualsiasi politica di riqualificazione della spesa e ripensamento dei servizi, sia necessario riconoscere un inedito protagonismo al privato sociale per ricercare nuovi percorsi di sostenibilità. Importanti iniziative in tal senso sono state intraprese. Sempre più le politiche sono state orientate verso sentieri di sussidiarietà. Ma non è ancora sufficiente: i processi di decentramento amministrativo e di responsabilizzazione della società civile, attraverso le sue istituzioni che trovano forma nelle organizzazioni non profit, non sono ancora supportate da una coerente riallocazione delle risorse economiche. La cultura burocratica e accentratrice, che caratterizza il nostro sistema istituzionale, resiste ad ogni spinta di significativo cambiamento e l’auspicato passaggio verso modelli di new public management, in cui alla Pubblica Amministrazione è riservata la funzione di governance di un sistema aperto ed inclusivo della società civile, tarda a compiersi. La tesi, in conclusione, illustra alcune esperienze significativamente innovatrici e presenta alcune possibili soluzioni che, valorizzando il contributo originale proveniente dalla comunità del territorio, orientano le politiche di welfare verso obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità.
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