Riassunto analitico
Criminalità organizzata e mafia sono sempre più protagoniste di un’evoluzione che influenza anche il mercato e la società. Le associazioni di stampo mafioso riescono, nella totale indifferenza ed omertà, ad infiltrarsi nella pubblica amministrazione, nell’economia legale fino a piegare anche la politica ai propri interessi. Cambiano le attività che mirano a controllare e, conseguentemente, anche le modalità d’azione con cui operano tali organizzazioni criminali. Il caso di Mafia Capitale, che ha investito il nostro Paese, rappresenta l’emblema di questo scenario criminale. Analizzando la vicenda e l’inchiesta “Mondo di Mezzo” emerge una realtà impressionante, dove la corruzione apre tutte le porte degli affari, diventando quindi il mezzo privilegiato dalle mafie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Le mafie si manifestano diversamente dal passato, emergono in contesti non tradizionali e riescono a controllare oltre che territori anche settori dell’imprenditoria e della politica. Tutti si incontrano nella “zona grigia”, un mondo di mezzo dove funzionari, imprenditori, politici e criminali fanno affari e mischiano i reciproci interessi. È evidente come sia necessaria una revisione dei paradigmi criminologici e giuridici che riguardano le associazioni di stampo mafioso, dalle ultime pronunce in merito al caso “Mafia Capitale”, si è esteso l’ambito applicativo del 416 bis e si sono riconosciute le nuove mafie. Tutto questo porta ad un’inevitabile riflessione culturale che deve partire da tutti, bisogna guardare alla realtà e combattere questi fenomeni per quello che sono realmente. Cultura alla legalità, politica pulita e principi del nostro Stato di diritto devono essere riportati in auge per un’efficace lotta alle mafie e alla criminalità organizzata.
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