Riassunto analitico
<<Voluntas aegroti suprema lex esto>> si legge nei manuali liberali di bioetica, ma quanto debba considerarsi attuale un simile brocardo sarà frutto di un’attenta analisi che passerà in rassegna la dottrina di origine americana dell’ Informed Consent, i suoi contenuti, i suoi aspetti critici nonché talune questioni spinose che si tenterà di risolvere (si pensi al ruolo da attribuire all'informazione e al consenso dei prossimi congiunti in luogo del paziente o alla problematica della comunicazione della prognosi infausta). Verrà assunto come criterio guida dell’ intero elaborato la diade consenso-self determination, in un binomio inscindibile , laddove il primo sia esplicazione del secondo, e si tenterà di affrontare le tematiche inerenti la possibilità di scelta in ambito sanitario, mettendo in discussione le tradizionali posizioni, da un punto di vista nuovo: il soggetto e la sua autonomia di scelta. Con uno sguardo sempre attento alle fonti (vincolanti e non ) che hanno recepito il principio consensualistico nell’ambito terapeutico, si inquadrerà preliminarmente il tema, per inoltrarsi poi nella trattazione di quelle che l’elaborato ha consentito di definire le <<declinazioni possibili dell’autodeterminazione>>. Prima fra tutte la possibilità per il soggetto di rifiutare le terapie , quale limite alla posizione di garanzia del medico di cui all’art. 40 c.p. e quale presa di posizione nelle tematiche del fine vita. Alla luce dell’acquisizione di un diritto costituzionalmente garantito al rifiuto di terapia (che trova il suo arresto solo nell’ ipotesi di trattamenti sanitari obbligatori), si evidenzierà come talune disposizioni del codice penale risultano anacronistiche e bisognose di riforma. Passate poi in rassegna le varie teorie che per lungo tempo hanno tenuto occupati gli Autori nel tentativo di legittimare un’attività stricto iure lesiva, si renderà conto delle pronunce giurisprudenziali al riguardo. Per avviarsi a una conclusione, saranno dibattute le delicate questioni dell’eutanasia c.d. attiva, con analisi dei casi che più hanno scosso l’opinione pubblica (non solo italiana), verrà posto in evidenza un profilo comparatistico e si tenterà di proporre nuove soluzioni, in considerazione anche del recente approdo parlamentare, intervenuto in corso di redazione dell’elaborato.
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