Riassunto analitico
I social media sono la vetrina digitale degli utenti ed hanno portato benefici a chiunque ne faccia uso. In alcuni casi tuttavia le potenzialità di questi servizi hanno un risvolto negativo; uno di questi è il caso della salute pubblica e, in particolare, dei vaccini. Il rischio in tali contesti è che l’intera società ne rimanga danneggiata a causa di un carente controllo della qualità dei contenuti. Vari studi mostrano come vi sia una correlazione tra l’aumentare del traffico sui social media in merito al tema delle vaccinazioni e la diminuzione delle coperture vaccinali, con la conseguente proliferazione di focolai di malattie facilmente evitabili. L’obiettivo dell’elaborato è quello di comprendere le caratteristiche del linguaggio utilizzato sui social media da parte degli utenti mentre discutono della tematica dei vaccini. L’analisi ha visto l’utilizzo di più di 200.000 messaggi che sono stati divisi in categorie in base alla tipologia di contenuto; inoltre si sono definiti i maggiori interessi dei “top influencer”, ovvero quegli utenti che hanno scritto più frequentemente nelle rispettive community. I risultati hanno rilevato un maggior tasso di ansia nella community provax ed al contrario maggior rabbia tra i novax. Proseguendo nell’analisi si è successivamente scoperto che i provax parlano maggiormente di dinamiche familiari, mentre i novax prevalgono in merito alle entità e ai medicinali. A livello generale si può affermare che la community novax entra di rado nello specifico e predilige discussioni vaghe, al contrario i provax trattano tematiche più specifiche e sono preoccupati per i propri figli. I risultati ottenuti potranno essere d’aiuto per i professionisti del settore sanitario che, visto il trend negativo che ha caratterizzato la fase odierna, in futuro dovranno adottare delle misure preventive al fine di evitare lo sviluppo di ulteriori peggioramenti.
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