Riassunto analitico
La materia della procreazione medicalmente assistita, in Italia, è stata trattata con ritardo rispetto a molti altri Stati, europei e non, con conseguenze importanti sul piano fattuale: l’urgenza ha condotto all’approvazione della legge n. 40 del 19 febbraio 2004, la quale ha diviso gli studiosi e l’opinione pubblica. Fin dai primi mesi è sembrato chiaro come non ci si potesse aspettare un’applicazione pacifica. La presente tesi cerca di evidenziare le problematiche e gli sviluppi della pma, dal punto di vista giuridico ed etico religioso. Il primo capitolo parte dal lungo dibattito parlamentare che ha preceduto l’entrata in vigore della legge e in seguito analizza, il referendum abrogativo del 2005 e i temi principali che sono stati protagonisti nei tribunali e nella discussione teorica, quali, ad esempio, il consenso della coppia, la diagnosi preimpianto e il divieto di sperimentazione sugli embrioni. In seguito, effettua una comparazione delle opinioni di studiosi laici e studiosi cattolici sulla procreazione umana, la natura dell’embrione e il relativo divieto di produrne più di tre. Il secondo capitolo affronta il tema della fecondazione eterologa – solo accennato, nelle sue basi normative, nel primo – illustrando il ruolo determinante della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della Corte costituzionale. La prima (con le due sentenze, del 2010 e del 2011, sul caso S. H. e Altri c. Austria) ha espresso alcuni principi riguardanti la legislazione degli stati in materia, la seconda (con la sentenza 162/2014) ha raccolto le questioni di legittimità costituzionale presentate da alcuni tribunali – ma influenzate da buona parte della dottrina – per decidere in ordine alla conformità del divieto di tale fecondazione alla Costituzione. Inoltre, il capitolo traccia i profili dell’inconciliabilità di principi tra la Dottrina cattolica e la nuova fecondazione eterologa venutasi a delineare. A chiudere, un’appendice su due recenti pronunce del Tribunale di Bologna e della Corte d’appello di Torino per testimoniare il nuovo corso cui ha dato vita la sentenza della Corte costituzionale. Il terzo capitolo si preoccupa di fornire dati statistici e informazioni riguardanti lo stato di applicazione dei trattamenti di pma sul territorio, con particolare interesse verso le differenze tra le regioni e il fenomeno del turismo procreativo, interno ed esterno.
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