Riassunto analitico
Le nanoparticelle polimeriche (Nps) sono tra i vettori maggiormente indagati e proposti per la veicolazione ed il direzionamento dei farmaci. Le Nps sono sistemi colloidali costituiti da polimeri naturali o sintetici aventi dimensioni comprese tra 50 e 500 nm. L’interesse per questi nanocarriers trova il razionale nella versatilità formulativa e nella possibilità di modificazione superficiale attuata per modulare i parametri farmacocinetici. La prima parte del progetto di dottorato è stata dedicata alla preparazione di Nps di PLGA direzionate al cervello per coniugazione con un eptapetide in grado di by-passare la Barriera Emato-Encefalica e modificate con sonde fluorescenti al fine di validare l’impiego di tali sistemi in diagnostica. I risultati hanno dimostrato la localizzazione cerebrale dei nanosistemi confermandone la possibilità di impiego come valido strumento nell’imaging di malattie cerebrali attraverso l’optical imaging. Successivamente, sono state formulate Nps abili nella stabilizzazione e nel direzionamento di attivi antitumorali. Lo studio tecnologico ha portato all’ottimizzazione di parametri formulativi per l’allestimento di Nps mediante singola emulsione, tecnica utile per il caricamento di farmaci idrofobi con caratteristiche chimico fisiche ostiche alla somministrazione. Sono stati indagati diversi parametri quali potenza e tempi di sonicazione, metodo e caratteristiche di purificazione, condizioni di conservazione e liofilizzazione con l’impiego di crioprotettore a differenti concentrazioni. Impiegando potenza e tempi di sonicazione brevi si sono ottenute nanoemulsioni omogenee che si traducono in preparazioni nanoparticellari monodisperse e monomodali, con diametro prossimo a 200 nm. Centrifugazioni per 10 minuti a 15000 rpm hanno portato alla pellettizzazione e purificazione delle Nps, l’impiego di trealosio in quantità minime ha consentito la risospensione dopo liofilizzazione. Tali condizioni sono state applicate nell’allestimento di Nps caricate con un farmaco antitumorale, il Nutlin-3a. Nutlin-3a è una piccola molecola antagonista di MDM2. MDM2 si lega a p53 (soppressore tumorale) e ne induce degradazione proteosomica rendendo la cellula incapace di attivare vie apoptotiche. Diversi studi hanno rafforzato il concetto che la selettiva non-genotossica attivazione di p53 mediante Nutlin-3a potrebbe rappresentare un'alternativa alla chemioterapia tradizionale. Sfortunatamente Nutlin-3a mostra diverse limitazioni come la scarsa solubilità in ambiente acquoso e la conseguente limitata biodisponibilità. La formulazione di Nutlin-3a in Nps ha portato alla stabilizzazione di quantità di attivo sufficienti per intraprendere studi in vitro ed in vivo e valutare la somministrabilità del farmaco. Le Nps sono state successivamente modificate in superficie con un anticorpo monoclonale (Rituximab) diretto in modo selettivo contro le cellule tumorate. L’anticorpo è stato coniugato alla superficie delle Nps adattando e ottimizzando tecniche conosciute di ingegnerizzazione superficiale. Accanto alla caratterizzazione chimico fisica dei sistemi, è stata valutata la derivatizzazione superficiale sia qualitativamente (mediante microscopia a forza atomica) che quantitativamente (mediante tecniche spettroscopiche); il 7% della superficie risulta ricoperto di anticorpo, quantità sufficiente, teoricamente, a promuovere un target selettivo al bersaglio cellulare. Studi in vitro ed in vivo sono in esecuzione per dimostrare l’applicabilità e l’efficacia del rilascio.
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Abstract
Over the past few decades, great interest was dedicated to develope biodegradable polymeric nanoparticles (Nps) as effective drug delivery devices. Nps are spherical colloidal systems consisting of natural or synthetic polymers sizing 50 and 500 nm. The interest for Nps finds its rational in the versatility of the formulation, as well as in the possibility of surface engineering, thus enabling to modulate pharmacokinetic parameters.
In the first part of the PhD project, PLGA Nps able to cross the Brain-Blood Barrier by a conjugation with a selective glyco-heptapeptide were formulated; Nps were also modified with a fluorescence probe in order to validate their use in diagnostic field. Results suggested the brain localization of Nps, confirming the possibility to use these Nps as a promising tool for the imaging of brain through the optical imaging.
Subsequently, Nps skilled both in the stabilization and the targeting of the anticancer drugs were investigated. The technological study was oriented to the optimization of the formulative parameters aiming to produce Nps with single emulsion technique, relatively poorly investigated, but it has been demonstrated to be useful for the encapsulation of hydrophobic drugs featured by chemical-physical characteristics inadequate for the administration.
Different parameters of the formulation process were investigated, such as the output and times of sonication, procedures and characteristics of purification, conservation and lyophilization conditions with the use of different cryoprotector concentrations.
Stable and homogeneous nanoemulsions were formed with low output and time of sonication. Consequently, monomodal and monodisperse Nps were obtained, featured by 200 nm size. The centrifugation at 15000 rpm for 10 min lead to pellettization and purification of Nps, the use of trehalose in minimal amounts allowed to the resuspension after lyophilization.
These formulative conditions were used to prepare Nps loaded with an anticancer drug, Nutilin-3a. Nutlin-3a is a small molecule MDM2 antagonist. MDM2 binds p53 (a tumor suppressor) inducing its proteasomal degradation and making the cell unable to activate apoptotic pathways.
Several recent studies have strengthened the notion that the selective non-genotoxic activation of p53 by Nutlin-3a could represent an alternative to on going chemotherapy. Unfortunately, Nutlin-3a shows several limitations such as the poor solubility in aqueous medium and the consequent limited bioavailability.
The formulation of Nutlin-3a loaded Nps led to the stabilization of quantities of drug sufficient to undertake in vitro and in vivo studies and evaluating a possible drug administration. Nps have been subsequently modified on their surface with a monoclonal antibody (Rituximab) and directed against tumor cells to finally obtain a selective targeting. Rituximab was conjugated to the surface of Nps adapting and optimizing well-known techniques of Nps surface engineering.
In addition to the physical-chemical characterization of these systems, the surface derivatization was evaluated both qualitatively (using atomic force microscopy) and quantitatively (by spectroscopic techniques); the 7% of Nps surface is conjugated to the antibody. This amount could be theoretically considered as a sufficient quantity, to promote a selective targeting to the target cell. In vitro and in vivo studies are running to demonstrate the targeting and the delivery effectiveness.
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