Riassunto analitico
L’attenzione al problema dei cambiamenti climatici legato alla perdita di biodiversità è oggi una delle sfide più grandi, nonché tema molto sentito e dibattuto a livello globale. L’aumento delle temperature medie globali sta avendo ripercussioni notevoli sul clima e se non contrastato sarà destinato ad aggravarsi in un futuro molto prossimo. Solo l’azione congiunta di tutti gli individui (dagli Stati, passando per i Governi, le imprese sino ad arrivare al singolo consumatore) potrà prevenire cambiamenti in futuro non facilmente riparabili. Il dibattito nasce come conseguenza di una generale presa di coscienza circa le scarse capacità del Pianeta di sostenere il ritmo frenetico di un consumismo senza regole. Da qui, allora l’esigenza di un cambiamento verso un sistema di business che vada oltre il mero perseguimento del profitto e che inglobi valori sociali e ambientali. La ricerca svolta in questo lavoro mira ad indagare, dapprima, come nasce e si sviluppa la Responsabilità Sociale d’Impresa, e come questa nel tempo è entrata a far parte delle strategie di business di un numero sempre più elevato di imprese. Per la trattazione del tema in oggetto si è fatto ricorso allo studio e all’analisi di testi e articoli di autori che dai primi anni ‘20 ad oggi, hanno dedicato i loro sforzi allo studio e all’approfondimento di questa tematica delicata; ovviamente non sono mancate le critiche, che hanno contribuito ad alimentarne il dibattito. Con il presente lavoro, quindi, si è cercato di indagare il livello di consapevolezza circa la necessità per le imprese di adottare un determinato orientamento alla sostenibilità, anche a seguito di una maggiore attenzione mostrata dal consumatore verso tematiche ambientali e di sostenibilità. In particolare, si è cercato di analizzare la questione anche e soprattutto dal punto di vista comunicativo, a conseguenza del fatto che la comunicazione c.d. “green” ha assunto in questi ultimi anni un ruolo sempre più significativo e strategico, tenuto conto, anche dei rischi che essa comporta. A tal proposito, si è voluto portare l’attenzione sull’esistenza di un fenomeno denominato greenwashing. Spesso definito marketing di mera facciata, si tratta di una pratica (scorretta) di marketing aziendale, implementata dall’azienda al solo scopo di accrescere la propria reputazione green e di conseguenza attirare l’attenzione di un maggior numero di consumatori, o meglio, consumAttori, in quanto oggi, possiamo dire che il consumatore è colui che sceglie, si informa, comunica, giudica, partecipa e valuta l’impatto dei suoi acquisti sull’ambiente. In particolare, si è cercato di dare maggior enfasi al modo in cui l’impresa comunica al mercato le proprie iniziative in ambito sostenibile. A sostegno delle ricerche effettuate si è deciso, quindi, di riportare un caso specifico di greenwashing riguardante una falsa comunicazione green adottata da un’impresa molto conosciuta nell’industria delle acque minerali. La scelta di tale contesto si deve principalmente al fatto che trattandosi di un settore del largo consumo, si presta bene a possibili casi di questo genere, data anche la particolare questione legata alla problematica della plastica connessa alla volontà di trovare, da parte dei Governi e delle principali istituzioni, nazionali ed internazionali, soluzioni alternative che siano più rispettose dell’ambiente e producano, quindi, un minor impatto su di esso. A tal proposito, può rendersi utile una rilevazione di interesse che intenda individuare un possibile trend nelle strategie di comunicazione aziendale, in un’ottica di tutela del consumatore finale.
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