Riassunto analitico
Quando si parla di "Pokémon" si pensa sempre ai bambini, poiché fanno riferimento al loro mondo e alla loro cultura. La parola "Pokémon" è una contrazione in inglese di "pocket monsters", cioè mostri tascabili. Negli anni, il media nipponico ha aperto i suoi mercati anche all'Occidente, esportando i prodotti Pokémon: film, serie animata, videogame, prodotti per la scuola e altro erano disponibili a tutti. Essendo il Giappone portatore di una cultura diversa da quella occidentale, inizialmente il pubblico ha faticato a capire il concept dei Pokèmon, ma grazie al passaparola, è diventato in poco tempo un fenomeno di grande portata. La fama di Pokémon ha percorso lo spazio e il tempo, arrivando nel 2016 a battere il record di download: si tratta dell'applicazione "Pokémon Go!". Il concetto rimane quello storico: catturare i Pokémon e allenarli, ma l'innovazione risiede nella realtà aumenta, cioè gli elementi virtuali si mescolano alla realtà. Il giocatore deve muoversi nello spazio reale per poter catturare più mostriciattoli possibili e, in seguito, per aumentare di livello. E' un modo per fare attività fisica in modo semplice e divertente. D'altro canto, l'applicazione ha aperto nuove frontiere al marketing di prossimità: ristoranti, locali, bar e altri hanno seguito l'onda del trend per chiamare un gran numero di clienti, disposti a fermarsi per un caffè o uno spuntino, pur di catturare un Pokèmon raro.
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