Riassunto analitico
Attraverso uno sguardo al romanzo Neve di Orhan Pamuk, l'obiettivo di questo elaborato è introdurre la questione sull'evoluzione e sviluppo del principio di laicità in Turchia. Dai primi anni della Repubblica questo principio si attesta secondo un'interpretazione rigida, sul modello di laïcité francese, che prevede una forma di controllo dello Stato sul fattore religioso. Si tratta di un laicismo giurisdizionale, riconosciuto all'interno dell'art. 2, che, in base a quanto disposto dall'art. 24 comma 4 della Costituzione, attribuisce allo Stato il monopolio nell'educazione ed istruzione religiosa. Tutto questo in linea al progetto di modernizzazione di Atatürk nel tentativo di ridimensionare un'identità fondata sul valori dell'Islam sunnita tradizionale, attraverso organi dell'apparato statale. La possibilità, dunque, di propagandare una versione ufficiale di Islam, in linea al suo progetto, è stata possibile soltanto con il controllo dei centri religiosi più ortodossi. L'avvento dell'AKP al governo, nel 2002, è segno di uno spostamento dell'ago della bilancia verso un modello di laicità non ostile, costruito sulla base delle principali convenzioni internazionali in materia di libertà religiosa. Attraverso una suddetta nozione di laicità, l'obiettivo che l'AKP si pone è quello di affrontare la dibattuta questione della pratica del velo islamico nei termini di fondamentali diritti umani e non di religiosità. Per cui, attraverso anche un'analisi della giurisprudenza più recente della Corte Costituzionale, mi sono posto l'obiettivo di dimostrare come l'AKP sia il risultato di una laicità importata all'interno di un contesto dalle forti radici musulmane dove la particolare attenzione ai bisogni religiosi, rafforzatosi dopo la deriva autoritaria ed islamicamente orientata del 2008, non deve fondare il timore di una teocrazia e, dunque, di una possibile abolizione della clausola di laicità di Stato. L'attuale problema della laicità in Turchia, dunque, deve essere considerato nella prospettiva che l'affermazione di una nozione pluralista di laicità è efficace soltanto se accompagnata ad una rielaborazione dei fondamenti dell'identità nazionale, al fine di includere tutti i cittadini turchi, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa. In conclusione, un chiaro esempio di questo problema è dato dalla mancata revisione dell'art 24, comma 4 della Costituzione, attualmente in vigore, attraverso il quale, ora, lo Stato giustifica il suo monopolio nell’educazione ed istruzione religiosa in quanto obbligo positivo, previsto dalle principali convenzioni in materia, di garantire la libertà religiosa all’interno di una comunità, i bisogni dei quali sono stati pensati, però, in relazione alla sua forte componente sunnita.
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