Riassunto analitico
L'elaborato ha lo scopo di fornire un quadro completo sul microcredito moderno inteso come prestito di modeste dimensioni, i cui destinatari sono piccolissime imprese o individui appartenenti ad una fascia di reddito molto bassa, al fine di promuovere le pari opportunità e l’elevazione sociale. Infatti, già da tempo si è affermata l’idea di come il microcredito possa essere un valido strumento di lotta alla crescente disuguaglianza economica, sociale e come sia in grado di permettere l’emancipazione di coloro che vengono tradizionalmente esclusi dalla vita economica. All’interno del primo capitolo, dopo aver fornito una definizione condivisa del microcredito, si procederà alla descrizione del suo settore di appartenenza : la microfinanza, intesa come l’offerta di prodotti finanziari a soggetti definiti non bancabili ovvero che a causa di determinate caratteristiche vengono esclusi dal sistema bancario tradizionale. L’obiettivo principale di tale settore è raggiungere una maggiore inclusione sociale ed economica per i propri clienti offrendo loro prodotti molto semplici come servizi di risparmio e deposito, microcrediti, micro assicurazioni, micro leasing. Successivamente si fornirà un inquadramento normativo a livello nazionale e comunitario del microcredito; in particolare in Italia, l’evoluzione di tale settore è stata influenzata in maniera determinante dalle direttive UE volte all'ampliamento dell’accesso al credito per tutti coloro che vivono in povertà, per generare occupazione e permetterne l’emancipazione. Andremo poi ad illustrare l’evoluzione storica delle attuali forme di microcredito partendo dalla casse rurali italiane per arrivare alle attuali BCC, tale percorso ha visto l’alternarsi di momenti di sviluppo, soprattutto dopo la diffusione dell’enciclica Rerum Novarum , a momenti di crisi come il ventennio fascista e la seconda guerra mondiale. A livello internazionale le prime forme di microcredito sono riconducibili alle tontine, attive a partire dal Seicento, tuttavia si ha un concreto sviluppo di tali iniziative grazie all’opera di Muhammad Yunus, fondatore della Grameen Bank e Premio Nobel per la Pace nel 2006. All’interno del secondo capitolo, dopo aver descritto l’attuale situazione economica e sociale italiana, si intende delineare l’odierno panorama microcreditizio nostrano, caratterizzato da 106 iniziative che nel corso del 2012, hanno erogato complessivamente 63 milioni di Euro. Si procederà al confronto di diversi rapporti di monitoraggio del fenomeno del microcredito al fine di tracciare una sua evoluzione negli ultimi anni e poter valutare l’eventuale impatto della crisi . Il terzo capitolo riguarderà il panorama microcreditizio internazionale, si procederà all’analisi dell’andamento globale utilizzando l’ultimo Report redatto da Microcredit Summit Campaign e si approfondiranno cinque iniziative attive: BancoSol (Bolivia), Finca International, Grameen Bank ed Adie. Infine nell’ultimo capitolo si illustrerà l'esperienza della Fondazione Dalle Fabbriche, istituzione faentina fondata nel 1993 con l’obiettivo di sostenere i giovani studenti e non, piccole iniziative imprenditoriali ma anche persone in difficoltà. La fondazione intende valorizzare la comunità di appartenenza e contribuire allo sviluppo del territorio, per tale ragione eroga microcrediti appoggiandosi alla Banca di Credito Cooperativo Ravennate e Imolese, che concede i prestiti su segnalazione delle Associazioni ed Enti partner quali Caritas, servizi sociali, SOS Donna. L’obiettivo di questa analisi è mostrare come il microcredito si opponga a tutte le logiche di massimizzazione del profitto e accumulo della ricchezza individuale e possa quindi divenire un mezzo per la crescita economica e sociale futura.
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