Riassunto analitico
Questa tesi di ricerca svolge un’indagine sul comportamento elettorale. La domanda che mi sono posta è: su quale base l’elettore forma la sua scelta di voto? Quali sono i sentimenti o le motivazioni che muovono la sua decisione? L’elaborato si pone in tema di cercare di comprendere se esistano comportamenti analoghi e il valore di queste relazioni in tre differenti periodi storici: 1948-1994; 1994- 2013; 2013 ad oggi. L’obiettivo è cercare dei punti di continuità e discontinuità, pur essendo consapevoli della eterogeneità dei casi. Verranno prese in considerazione quattro variabili, modificarsi nel tempo: 1. L’appartenenza e l’identificazione partitica; 2. La campagna elettorale; 3. Il linguaggio e la leadership, 4. Il movimento dell’informazione. L’elaborato si suddivide in tre periodi: la Prima Repubblica, la Seconda Repubblica e la (forse) Terza, cioè l’oggi. Il primo capitolo , senza presunzione di completezza, prende in esame gli anni che vanno dal 1948 al 1994, tratta di anni caratterizzati da forti ancoraggi e di un’appartenenza viva e vicina alle forti ideologie del Novecento. Sono stati anni in cui appartenenza e identificazione partitica molto spesso coincidevano. In questo generalizzato periodo la campagna elettorale era priva di colpi di scena, basata sullo scontro ideologico fondamentalmente tra la cultura cattolica e quella comunista. Il linguaggio era solenne ed educato: l’istituzione partitica svolgeva il ruolo del mediatore privilegiato. Il secondo periodo, quello della Seconda Repubblica - definizione utilizzata per designare gli anni che vanno dalle elezioni del marzo 1994 alle elezioni del declino del 2008, che hanno aperto poi al governo tecnico del 2011 – è caratteristico di un sistema politico profondamente mutato. Con un nuovo sistema elettorale a prevalenza maggioritario – che ha modificato le regole del gioco – è il periodo definito “berlusconismo”. Sono gli anni del nuovo modo di far politica e del linguaggio televisivo, della spettacolarizzazione e personalizzazione della politica. Nel terzo e ultimo capitolo, quello che si riferisce agli ultimi cinque anni, si ipotizza una nuova Repubblica: la Terza. I fautori della Terza Repubblica vogliono superare la fase di contrapposizione tra i partiti della Seconda, dando origine ad un sistema diverso. Anni di sfiducia dell’elettorato nella classe politica, di ascesa dell’anti-politica e della leadership dell’uomo forte e carismatico. Questi sono gli anni dell’esplosione del Web e del Social Network nell’intimità della vita politica e nella vita privata di un’intera cittadinanza globale. Il Social Network che diventa un’estensione della normale quotidianità e acquisisce così un inestimabile valore nello sviluppo propagandistico e nel passaggio comunicativo. Oggi tutto è mutato e nulla è certo.
|