Riassunto analitico
Il ruolo degli infermieri che lavorano nell’ambito dell’emergenza territoriale è questione discussa e in discussione già da tempo e in diversi scenari. La competenza in ambito clinico è un fattore essenziale per assicurare un'assistenza sanitaria qualificata e sicura. Questo è ancora più importante in quelle aree di cura, come l'emergenza/urgenza, dove le decisioni devono essere prese in tempi brevi ma devono essere appropriate, efficaci ed efficienti; proprio la competenza rappresenta un elemento fondamentale per una pratica infermieristica in autonomia e sicurezza. La valutazione e mappatura delle competenze è un processo già intrapreso in molti ambiti, e secondo vari modelli concettuali: essa assume una funzione centrale nei sistemi di garanzia della qualità, nel pianificare la forza lavoro, nella gestione delle persone e nello sviluppo professionale, consentendo di identificare le aree di implementazione ed i bisogni formativi del personale infermieristico con la finalità di ottenere un migliore utilizzo delle competenze stesse nella cura del paziente. Dal quadro nazionale emerge come l'infermiere, all’interno dei vari servizi di emergenza/urgenza, e in maniera non uniforme sul territorio a causa delle divergenti scelte organizzative delle varie Aziende Sanitarie, stia assumendo nei mezzi di soccorso il ruolo di “responsabile operativo” o “team leader”. Da qui nasce la necessità di mappare le competenze in ambito territoriale dell’Azienda Unica della Romagna, anche grazie al comma 566 della legge di stabilità 2015 sulle competenze avanzate dell'infermiere, per rilevare, attraverso l'autovalutazione e la percezione del singolo, il livello di competenza clinica degli infermieri e ricavare informazioni utili per stabilire il grado di autonomia che l'infermiere ritiene di possedere sulla base del profilo di competenza dell'infermiere esperto in assistenza – area intensiva e dell'emergenza. Per la mappatura, lo strumento utilizzato è un questionario, integrato con la NCS (Nurse Competence Scale), che va a sondare le competenze cliniche autopercepite secondo il quadro concettuale di Benner, e le competenze avanzate rilevate nel profilo dell’Infermiere specialista dell’emergenza/urgenza. A completamento dei dati emersi dall’analisi è stato realizzato un Focus Group per meglio comprendere come gli intervistati si pongono rispetto alle competenze avanzate, se le considerano un vincolo o un’opportunità e come le immaginano inserite, in senso organizzativo, nel contesto analizzato. Il campione è su base propositiva e volontaria, rappresentato da infermieri operanti nel dipartimento emergenza urgenza territoriale 118 di Area Vasta Romagna Soccorso. Lo studio permette di rappresentare quali-quantitativamente gli infermieri del servizio 118 AVR, misurando la media percentuale delle competenze cliniche secondo il quadro concettuale di Benner che essi ritengono di possedere, e la competenza nelle voci individuate dal profilo dell'infermiere esperto in assistenza – area intensiva e dell'emergenza, per individuare aree di eccellenza e di carenza, al fine di definire i bisogni formativi specifici che possono essere utilizzati come base per percorsi mirati e di crescita professionale, sviluppando le competenze cliniche necessarie agli infermieri che lavorano nei contesti assistenziali di emergenza e urgenza. La misurazione delle competenze cliniche è stata effettuata utilizzando la scala validata NCS, preceduta, a causa del diverso setting di studio rispetto a quello in cui è avvenuta la validazione della scala, da una misurazione attraverso una scala likert a 4 punti dell’applicabilità della competenza all’ambito dell’emergenza.
|
Abstract
Il ruolo degli infermieri che lavorano nell’ambito dell’emergenza territoriale è questione discussa e in discussione già da tempo e in diversi scenari.
La competenza in ambito clinico è un fattore essenziale per assicurare un'assistenza sanitaria qualificata e sicura. Questo è ancora più importante in quelle aree di cura, come l'emergenza/urgenza, dove le decisioni devono essere prese in tempi brevi ma devono essere appropriate, efficaci ed efficienti; proprio la competenza rappresenta un elemento fondamentale per una pratica infermieristica in autonomia e sicurezza.
La valutazione e mappatura delle competenze è un processo già intrapreso in molti ambiti, e secondo vari modelli concettuali: essa assume una funzione centrale nei sistemi di garanzia della qualità, nel pianificare la forza lavoro, nella gestione delle persone e nello sviluppo professionale, consentendo di identificare le aree di implementazione ed i bisogni formativi del personale infermieristico con la finalità di ottenere un migliore utilizzo delle competenze stesse nella cura del paziente.
Dal quadro nazionale emerge come l'infermiere, all’interno dei vari servizi di emergenza/urgenza, e in maniera non uniforme sul territorio a causa delle divergenti scelte organizzative delle varie Aziende Sanitarie, stia assumendo nei mezzi di soccorso il ruolo di “responsabile operativo” o “team leader”.
Da qui nasce la necessità di mappare le competenze in ambito territoriale dell’Azienda Unica della Romagna, anche grazie al comma 566 della legge di stabilità 2015 sulle competenze avanzate dell'infermiere, per rilevare, attraverso l'autovalutazione e la percezione del singolo, il livello di competenza clinica degli infermieri e ricavare informazioni utili per stabilire il grado di autonomia che l'infermiere ritiene di possedere sulla base del profilo di competenza dell'infermiere esperto in assistenza – area intensiva e dell'emergenza.
Per la mappatura, lo strumento utilizzato è un questionario, integrato con la NCS (Nurse Competence Scale), che va a sondare le competenze cliniche autopercepite secondo il quadro concettuale di Benner, e le competenze avanzate rilevate nel profilo dell’Infermiere specialista dell’emergenza/urgenza. A completamento dei dati emersi dall’analisi è stato realizzato un Focus Group per meglio comprendere come gli intervistati si pongono rispetto alle competenze avanzate, se le considerano un vincolo o un’opportunità e come le immaginano inserite, in senso organizzativo, nel contesto analizzato.
Il campione è su base propositiva e volontaria, rappresentato da infermieri operanti nel dipartimento emergenza urgenza territoriale 118 di Area Vasta Romagna Soccorso.
Lo studio permette di rappresentare quali-quantitativamente gli infermieri del servizio 118 AVR, misurando la media percentuale delle competenze cliniche secondo il quadro concettuale di Benner che essi ritengono di possedere, e la competenza nelle voci individuate dal profilo dell'infermiere esperto in assistenza – area intensiva e dell'emergenza, per individuare aree di eccellenza e di carenza, al fine di definire i bisogni formativi specifici che possono essere utilizzati come base per percorsi mirati e di crescita professionale, sviluppando le competenze cliniche necessarie agli infermieri che lavorano nei contesti assistenziali di emergenza e urgenza. La misurazione delle competenze cliniche è stata effettuata utilizzando la scala validata NCS, preceduta, a causa del diverso setting di studio rispetto a quello in cui è avvenuta la validazione della scala, da una misurazione attraverso una scala likert a 4 punti dell’applicabilità della competenza all’ambito dell’emergenza.
|