Riassunto analitico
La scelta della presente tesi nasce da un interesse personale nei confronti del packaging, maturato negli anni sia per la frequente partecipazione a fiere di settore, sia per aver svolto il mio tirocinio presso Arconvert, leader di mercato nella produzione di materiali autoadesivi per l’industria dell’etichettatura. La tesi si struttura in tre capitoli e un caso studio. Nel primo capitolo si cerca di fare chiarezza in seguito all’evoluzione del packaging nella storia, partendo dall’antichità, arrivando fino ai recenti anni. Dopodiché ci si sofferma su un paio di definizioni sotto l’aspetto di varie discipline, perché il packaging è considerato un oggetto multidisciplinare. L’ultima parte del primo capitolo va ad approfondire le principali funzioni del packaging, le quali sono il contenimento, la protezione, la funzionalità e la comunicazione. Nel secondo capitolo si cerca di osservare più attentamente il packaging all’interno del marketing. Innanzitutto si analizzano i valori dell’imballaggio attraverso uno studio semiotico tramite il quadrato di Floch. Inoltre si è determinato come il packaging sia un fattore essenziale per creare una brand image e una brand identity del marchio o dell’azienda. Proseguendo sempre nello stesso capitolo, si va a spiegare le varie fasi dello sviluppo del packaging, la sua struttura e le sue componenti. Come ultimo argomento di questo capitolo si cerca di fare luce sul modello circolare delle materie, andando a spiegare nello specifico i principali gruppi di materiali circolari, delle materie bio-based, ovvero tutti quei materiali di origine vegetale; dalle materie neo-classiche, provenienti da materie ormai rifiuti, i quali riescono a venire separati dal resto degli altri scarti; infine delle materie ex-novo, i quali vengono considerati scarti ormai finiti, ma attraverso la nascita di nuove filiere e nuovi processi riescono a tornare all’interno del ciclo produttivo. Il terzo capitolo è rivolto verso la sostenibilità e come le aziende stiano intraprendendo questo percorso di responsabilizzazione. Naturalmente non cambiano solo i modi di progettazione dei prodotti o del packaging con l’utilizzo di materiali ecosostenibili, o dei comportamenti dell’azienda e dei fruitori, ma anche il marketing si è adattato a quest’onda di responsabilizzazione. Nasce così il green marketing, il quale punta a mettere in luce l’impegno delle aziende nel voler rendere la loro politica aziendale più green. Per quanto riguarda il target del marketing green, essenzialmente non è diverso il modo di selezione e segmentazione del mercato, bisognerà valutare i soggetti in base ai più idonei e i più promettenti. Inoltre si va ad analizzare il marketing mix del green marketing partendo dai quattro termini di Philip Kotler, ovvero le 4P, ma adattandole alla sostenibilità.: product, price, place, promotion. Lo scopo di questo approccio è quello di rendere la sostenibilità un concetto quotidiano. Un altro argomento preso in considerazione all’interno di questo capitolo sono i canali di comunicazione che il green marketing sfrutta. Passando dai canali più tradizionali come la radio, la televisione, il punto vendita, le certificazioni del prodotto e la stampa, ai canali moderni come i nuovi media e le varie piattaforme. Infine, come ultimo argomento dell’elaborato si è analizzato un caso studio, concernente il gruppo Nestlé. L’azienda sta adottando un’impronta sempre più sostenibile, per i suoi prodotti e per il sui packaging, prendendosi cura di migliorarsi e migliorare la situazione attuale riguardo il cambiamento climatico, la plastica e gli scarti di produzione. Sta diventando fonte d’ispirazione per altre aziende e per i consumatori, cercando nuovi metodi alternativi per la distribuzione e nuovi materiali biodegradabili.
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