Riassunto analitico
L’epatite cronica B ha una grande rilevanza sanitaria, sociale ed economica in tutto il mondo. Le opzioni per il trattamento dell’epatite B sono oggi rappresentate da terapie di durata limitata con interferone o analoghi nucleos(t)idici o da terapie di durata non definita, a lungo termine, con analoghi nucleos(t)idici. La scelta del trattamento dipende dalla fase dell’epatite cronica, da fattori virali e da fattori legati all’ospite. Attualmente sono noti pochi fattori predittivi di risposta al trattamento che permettano in particolare di guidare la scelta della terapia più adatta, di sospendere precocemente un trattamento inefficace, di predire una risposta virologica sostenuta al termine della terapia o lo sviluppo di resistenze ai farmaci o, infine, di valutare l’eventuale possibilità di sospendere un trattamento a lungo termine con analoghi nucleos(t)idici. Per mezzo di un’analisi statistica sui dati ricavati dai pazienti in terapia in follow-up presso il DH di Medicina 2 del Policlinico di Modena, lo studio si propone di valutare l’esistenza di fattori predittivi di risposta al trattamento, suddivisi in fattori pre-terapia e in fattori durante il trattamento. Ogni farmaco dovrebbe essere esaminato singolarmente date le differenze farmacocinetiche, di potenza e di barriera genetica. L’identificazione di fattori predittivi di risposta alla terapia permetterebbe dunque di ottimizzare le scelte terapeutiche con i farmaci al momento disponibili.
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