Riassunto analitico
Con la legge del 15 febbraio 1996 n. 66 viene introdotto nel nostro ordinamento l’art 609-bis che trasforma il reato di violenza sessuale da reato contro la morale pubblica a reato contro la persona, la genesi della norma e la sua ratio vengono delineate su una base storica e culturale di grandi trambusti e rivendicazioni. Inevitabilmente l’attenzione sul fenomeno determina un irrigidimento delle pene ma allo stesso tempo si inizia ad attenzionare la figura dell’autore e soprattutto dilaga la paura che quest’ultimo possa, una volta fuori uscito dal circuito carcerario, trovarsi a commettere nuovamente il medesimo reato, è così che si inizia a ragionare sulla possibilità della strutturazione di un trattamento specifico calibrato sul singolo individuo e sui suoi bisogni criminogenici, nonché sulle tecniche di diminuzione della recidiva. Di qui l’elaborazione del modello cognitivo comportamentale che, ad oggi rappresenta il baluardo del sistema trattamentale e prevenzionistico in capo agli autori di violenza sessuale, per giungere alla sua elaborazione però sono state sperimentate diverse tecniche trattamentali a partire da quella pavloviana del condizionamento classico, il tutto cercando di attenersi il più possibile agli strumenti previsti dalla legge al fine della rieducazione dell’individuo ai sensi degli artt. 13 e 15 ord.pen., e contemporaneamente tenendo fede al dettato Costituzionale dell'articolo 27 comma 3. L’analisi del fenomeno e della rinnovata necessità di strumenti e strutture di supporto per i soggetti che si macchiano del reato previsto all’art. 609-bis, approda in Italia con un certo ritardo e soprattutto viene accolta da un punto di vista sperimentale non prevedendo dunque una obbligatorietà del trattamento in capo a questi soggetti né tanto meno un supporto extra carcerario. La questione viene anche osservata dal punto di vista delle iniziative in ambito europeo per far fronte alla problematica della ricaduta di questi autori e della necessità del loro trattamento, in questo modo verrà altresì promosso un confronto fra diverse realtà trattamentali, prendendo in considerazione anche le posizioni più estreme.
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