Riassunto analitico
Il presente elaborato si propone come una luce guida per il consumatore che si ritrova a percorrere un sentiero oscuro e tortuoso come quello del credito al consumo. In una società che cambia rapidamente e incessantemente, il concetto di consumismo ha adottato importanti nuove sfaccettature che, anche grazie all’innovazione tecnologica, hanno contribuito e ancora contribuiscono all’incremento generale del livello della propensione all’indebitamento. È precisamente in questa prospettiva che il credito al consumo trova spazio, essendo la chiave di accesso a determinati prodotti che definiscono un certo status sociale, e senza il cui supporto non sarebbe possibile, per molti individui, soddisfare i suddetti bisogni consumeristici. In questo modo, il consumatore è quindi indotto a risparmiare meno e a entrare, invece, nel vasto e complicato mondo del mercato del credito. Il problema principale inerente questo fenomeno è da trovarsi nel fatto che, nella maggior parte dei casi, l’accesso al credito avviene in assenza di un adeguato livello di educazione finanziaria del consumatore, che essendo la parte debole tra i protagonisti del contratto, finisce col trovarsi in una condizione di asimmetria informativa che spesso conduce a pericolose scelte di indebitamento. In considerazione della Direttiva Europea 2008/48/CE che ha sostituito la normativa previgente, questa ricerca vuole offrire una visione generale del complesso panorama legislativo europeo sul credito al consumo, non solo con l’ambizione di sottolineare i diritti del consumatore così come i doveri del creditore, ma anche e soprattutto con l’obiettivo di fornire al consumatore stesso uno strumento per proteggersi di fronte all’intermediario. Dopo l’analisi degli articoli più rilevanti della sopracitata Direttiva, unitamente alla loro spiegazione giuridica, sarà fornito un esempio pratico attraverso la presentazione di un caso studio. Tuttavia, essendo questa ricerca circoscritta ai soli contratti di credito al consumo, non è possibile considerarla esaustiva o applicabile come legge generale, bensì dovrebbe essere adattata ad altri contesti finanziari come quello assicurativo, allo scopo di capire come e in quale misura i consumatori siano effettivamente protetti dalla legge.
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Abstract
The present dissertation aims to be a guiding light for the consumer walking along a dark and tortuous path, such as that of consumer credit. In a rapidly and incessantly changing society, the concept of consumption has adopted important new facets which, also thanks to technological innovation, contributed and still contribute to a general increase in the overall level of debt propensity. It is precisely in this perspective that consumer credit finds space, being the key to access to certain products that outline a specific social status, and without whose support it would not be possible for many people to satisfy these consumerist needs. In this way, the consumer is therefore induced to save less and to enter, instead, in the wide and complicated world of the credit market. The main problem concerning this phenomenon is to be found in the fact that, in the majority of cases, the access to consumer credit occurs in the absence of an adequate level of financial literacy on the part of the consumer, that by being the weakest party of the agreement, falls in a condition of asymmetric information which often leads to dangerous choices of indebtedness.
In consideration of the European Directive 2008/48/EC which repealed the previous legislation, this research wants to offer a general picture on the complex legislative landscape on European consumer credit, aiming not only at underlying the rights of the consumer as well as the duties of the creditor in order to establish a limit on unhealthy access to credit, but also and especially to give to the consumer the ability to protect himself when in front of an intermediary. After the analysis of the main articles of the aforementioned Directive, together with their juridical explanation, a practical example will be provided through the presentation of a case study.
However, due to its circumscribed focus on the consumer credit agreements, the present research cannot be considered exhaustive or applicable as a general law, but should be adapted instead to other financial contexts such as the insurance one, with the aim of understanding how and to what extent consumers are effectively protected by the law.
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