Riassunto analitico
L’obiettivo della tesi è quello di approfondire l'effetto attrazione e repulsione. Il primo capitolo introdurrà gli argomenti oggetto di studio, con un focus sulla situazione antecedente la scoperta dell'effetto attrazione. Il secondo capitolo sarà incentrato sulla revisione dei principali studi riguardanti l’effetto attrazione. Il primo ad essere analizzato è un articolo scritto da Huber, Payne e Puto (1982), i quali possono essere definiti come gli “scopritori” dell'effetto attrazione. Nel loro lavoro i ricercatori forniscono una convincente dimostrazione dell'esistenza di questo fenomeno. Successivamente sono stati analizzati i principali studi che hanno contribuito ad alimentare il dibattito su questo effetto. L’articolo che ha contribuito in maniera determinante ad animare questa discussione è stato scritto da Frederick, Lee e Baskin (2014). All'interno di esso viene messa in discussione la reale esistenza dell'effetto attrazione, considerandolo un fenomeno che si ottiene solo in laboratorio. Il dibattito resta tutt'ora aperto, anche se la maggior parte degli studiosi ritiene che l’effetto attrazione debba essere considerato un fenomeno reale, ma con importanti condizioni limite alcune già individuate altre ancora da determinare. Il terzo capitolo passa in rassegna i pochi studi finora condotti riguardanti l'effetto repulsione. Di questo fenomeno si conosce ancora ben poco in quanto non è ancora stato studiato in maniera sistematica. Ad oggi le cause e le situazioni in cui l’effetto repulsione si manifesta sono ancora tutte da scoprire. Il quarto ed ultimo capitolo riporta l'esperimento da me condotto. Si è scelto di replicare un esperimento di Frederick, Lee e Baskin (2014) allo scopo di verificare gli interessanti risultati riscontrati dai tre autori. Sono stati reclutati 275 soggetti provenienti dai corsi di laurea triennale dei dipartimenti di: comunicazione e economia, psicologia, educazione e scienze umane dell’università di Modena e Reggio Emilia. Dall'analisi dei miei risultati è emersa una conferma del fatto che quando vengono utilizzati stimoli di tipo numerico si verifica un effetto attrazione significativo. Quando vengono utilizzati stimoli sensoriali non viene riscontrato né un effetto attrazione né un effetto repulsione. Questo è in controtendenza rispetto a quanto scoperto dai tre ricercatori, in quanto riscontrarono un effetto repulsione marginalmente significativo. Ciò dimostra come sull'effetto repulsione vi sia ancora molto da comprendere. La tesi si conclude con le mie considerazioni sugli argomenti trattati.
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