Riassunto analitico
Lo sport inteso come attività lavorativa, facente parte di una grande industria che muove un vasto giro di denaro, è un’idea abbastanza recente. L'attività sportiva, inizialmente, era concepita più come attività ludica, volta all’incremento e miglioramento delle prestazioni fisiche e mentali. Viene ribaltata questa concezione con il diffondersi dell’interesse nei confronti del movimento calcistico in particolare e l’ingresso dei mezzi di comunicazione di massa, che contribuirono ad amplificare la visibilità di questa realtà, esaltandone l’immagine ed incrementando esponenzialmente l’attenzione sul versante socio-economico1. Non è un caso infatti, che le successive regolamentazioni siano avvenute proprio a seguito di vicende legate al mondo del calcio. E’ dunque lo sviluppo e la diffusione di questo sport, nonché la nascita della consapevolezza che lo stesso potesse rappresentare, un valido strumento per conseguire una ricchezza economica da parte di molteplici soggetti, che hanno incentivato il sorgere della necessità di un intervento del legislatore, che regolamentasse gli interessi dei soggetti coinvolti nelle vicende dello sport.2 Tale esigenza è stata affrontata rimandando direttamente a schemi di diritto del lavoro, fronteggiando però problemi di compatibilità dovuti alla specificità del fenomeno sportivo, che difficilmente poteva rientrare negli schemi comuni giuslavoristici.
CESAR ARESE, Particularidades del contrato de trabajo del futbolista profesional, Revista Derecho del Trabajo, año II, N°4, Argentina, Ediciones InfoJus, p 36. «De actividad lúdica, formativa y cultural, el fútbol profesional ha derivado en espectáculo y negocio fenomenales y ello justifica que, quienes constituyen sus actores esenciales, los jugadores profesionalizados, gocen de la protección especial del derecho del trabajo.[..] El jugador de fútbol profesional depende laboralmente del club contratante bajo la reglamentación y supervisión de AFA (Asociación del Fútbol Argentino), la que inclusive puede requerir sus servicios en determinadas oportunidades. Antes cada sábado y domingo, hoy casi todos los días; siempre bajo presiones y exigencias extremas; obligados a salir a la cancha para dar todo de sí, en cuerpo y alma; lo que en otros tiempos jugaban en el baldío o en la escuela, para divertirse y pasarla bien, se ha convertido en estos tiempos de mercado furioso, donde todo se puede comprar, en un contingente de trabajadores dependientes muy, pero muy especiales y, por eso, dignos objetos de protección por el derecho del trabajo».
L’inserimento del diritto sportivo, nell’ambito più vasto delle norme generali del diritto del lavoro, hanno permesso di conseguenza, di prendere come riferimento le fonti di quest’ultimo, a partire da quelle di rango costituzionale, che si occupano con particolare interesse all’ambito lavorativo. Partendo dall’articolo 2 della Costituzione, il quale riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità.
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