Riassunto analitico
Nell'ambito del servizio di consulenza in materia di investimenti è importante che gli intermediari finanziari (o assicurativi) siano in grado di raccomandare prodotti idonei alle caratteristiche del cliente. A questo proposito, la direttiva MiFID stabilisce che i consulenti finanziari debbano effettuare una valutazione di adeguatezza in modo da permettere ai clienti di poter fruire degli strumenti finanziari più indicati e più utili al raggiungimento dei loro obiettivi. Questa valutazione viene effettuata attraverso il cosiddetto "questionario MiFID", entrato in vigore a partire dal 2007 al fine di incrementare la protezione e la tutela dei clienti nell'ambito della consulenza finanziaria. Le domande che vengono poste all'interno del Questionario vertono principalmente su tre macroaree: conoscenza ed esperienza finanziaria del cliente; situazione finanziaria; obiettivi di investimento. Nel corso degli ultimi anni, la natura delle sfide ambientali e sociali da affrontare a livello mondiale ha incrementato l’interesse nei confronti del tema della finanza sostenibile. Al fine di indirizzare i flussi di capitale verso attività ed investimenti sostenibili si è ritenuto fosse opportuno estendere il concetto di sostenibilità anche all'ambito della consulenza finanziaria e assicurativa. A partire dal 2 agosto 2022, con l'entrata in vigore del Regolamento delegato UE 2021/1253 e del Regolamento 2021/1257, gli intermediari finanziari e, in generale, a chi offre servizi di consulenza in materia di investimenti e servizi di gestione del portafoglio, sono obbligati a tenere conto delle “preferenze di sostenibilità” dei clienti durante il processo di profilazione della clientela ai fini della valutazione di adeguatezza. Gli intermediari finanziari dovranno, di conseguenza, acquisire informazioni in merito ai fattori di sostenibilità degli investitori, in modo da raccomandare conseguentemente prodotti finanziari adeguati alle informazioni ricevute. Successivamente, nel terzo capitolo è stato analizzato ampiamente il concetto di investimento sostenibile, riprendendo in particolare la definizione, la ripartizione di sostenibilità dei fondi comuni (stabilita dal Regolamento SDFR) e le caratteristiche individuali che possono incidere sull'interesse verso gli investimenti sostenibili. In merito a quest'ultimo aspetto, sono stati presi in considerazioni due studi: le scelte di investimento delle famiglie italiane (Consob, 2019 e 2021) e il rapporto Edufin (2022). Le evidenze emerse da queste ricerche sono in grado di approfondire l'attitudine e le conoscenze degli investitori in merito a temi connessi alla finanza sostenibile. Infine, nel quarto capitolo dell'elaborato ho trattato le complessità legate alla transizione sostenibile in ambito finanziario. Infatti, il processo di sviluppo di un sistema finanziario orientato alla sostenibilità è sicuramente accompagnato da criticità e sfide da affrontare. Le principali problematiche prese in considerazione nell'elaborato si riferiscono all'educazione finanziaria dei consulenti finanziari, ai possibili conflitti di interesse nel rapporto consulente-investitore e il famigerato rischio di "Greenwashing", secondo cui le imprese e le organizzazioni tentano di fuorviare i consumatori mostrandosi attente alle tematiche ambientali senza che venga effettuata concretamente alcuna strategia verso la sostenibilità dei propri prodotti.
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