Riassunto analitico
La mia tesi nasce con l'intento di dimostrare l'ambiguità che si attribuisce al concetto di hate speech e la stretta correlazione che si viene a creare tra hate words e libertà d’espressione. In un’epoca in cui si complica il processo che permette di differenziare quali espressioni, gesti o immagini, possano considerarsi protette dal diritto di libertà d’espressione, si indagano i differenti approcci della giurisprudenza internazionale, del diritto regionale e della Corte Europea dei Diritti Umani. La tesi è suddivisa in tre capitoli, nel corso dei quali verrà approfondito il tema attuale della crescente preoccupazione legata alla diffusione di linguaggi d'odio online e di come vi siano differenti approcci nel combattere l’hate speech. Pertanto, si è indagato il punto di vista di paesi a favore della censura dell'hate speech, che potrebbero però mettere a rischio il diritto di libertà d'espressione, e paesi a favore di una libera circolazione di idee, che potrebbero a loro volta portare a una maggiore diffusione di linguaggi d'odio. Si è poi proceduto all’analisi di numerosi Case-law, fornendo una visione più dettagliata di come il concetto di libertà d’espressione sia soggetto a diverse interpretazioni in base alle circostanze del caso preso in considerazione. Successivamente si sono presi in esame le differenti Hate Speech policies di Twitter, Facebook e Youtube, analizzando un numero ridotto di espressioni d'odio rivolte verso tre donne che sono state vittime di migliaia di offese online: Liliana Segre, Silvia Romano e Giovanna Botteri. Infine, ho deciso di analizzare in maniera più approfondita il caso emblematico di MTE & Index v. Ungheria, riguardante la presunta responsabilità di alcuni Internet Service Providers nella rimozione di commenti etichettabili come Hate Speech.
|
Abstract
The aim of this thesis is to demonstrate the ambiguity that is attributed to the concept of Hate Speech and the close correlation that exists between Hate Speech and Freedom of Speech. In an era when the process of differentiation which expressions, gestures or images can be considered protected by the right to freedom of expression is becoming more complicated, we investigate the different approaches of International Law, Regional Law and the European Court of Human Rights.
My dissertation is divided into three chapters, in which it will be deepened the current theme of the growing concern related to the spread of hate languages online and how there are different approaches in the fight against Hate Speech. Therefore, the perspectives of countries in favour of censorship of speech have been investigated, even though they could jeopardise the right to freedom of expression, and countries in favour of the free “marketplace of ideas”, which could in turn lead to a greater spread of hate languages. Several Case-law were then analysed, providing a more detailed view of how the concept of freedom of expression is subject to different interpretations according to the circumstances of the case taken into consideration. Subsequently, the different Hate Speech policies of Twitter, Facebook and YouTube were examined, analysing a small number of hate expressions targeting three women who have been victims of thousands of online offenses: Liliana Segre, Silvia Romano and Giovanna Botteri. Finally, I decided to analyse in more depth the emblematic case of MTE & Index v. Hungary, regarding the alleged liability of some Internet Service Providers in the removal of comments labelled as Hate Speech.
|