Riassunto analitico
This work focuses on an analysis of migration-related issues coverage, by looking at the language of the media and the impact that language may have in shaping society and influencing reality perception. The first chapter provides a theoretical framework of reference in order to understand first of all the complexity of defining the right to freedom of expression and its boundaries. Changes in society are also reflected in new and unprecedented possibilities both for the exercise of this right, both for the rise of new forms of dangerous and hateful speech. The phenomenon of hate speech assumed a particular relevance in the last decades, as new technologies and new ways of communication posed new challenges to the efforts to combat and regulate dangerous forms of expressions. In this regard, the issue of hate speech and freedom of expression is observed, in the second chapter, in relation to the coverage of migration-related issues. The aim is to consider what are those practices of mass media that are recognized as obstacles to a complete and fair representation of the phenomenon of migration, in the respect of the dignity and rights of every individual involved. In particular, given the strict relation between media and political domain, the present work considers the consequences of an increasing presence of discourses of hate, violence and discrimination in everyday language of some political figures. The coverage of migration-related issue is taken into consideration in relation to the European context , with a focus on the Italian situation. In doing so, the Charter of Rome is used as point of reference in order to understand what are the dangerous practices which are still widely spread in the language of media and what, on the other hand, might be considered examples of a more correct and accurate construction of a narrative of the phenomenon. The final chapter provides an insights on examples of correct representation of migration-related issues coverage, through the analysis of personal opinions of professionals of the areas and their views on the topic. In conclusion, the main purpose of this thesis is to reflect on the fundamental value of the right to freedom of expression and at the same time, to consider the issue of normalization and spreading of hate speech in our society, in particular towards minorities and more vulnerable groups.
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Abstract
Questa tesi analizza il linguaggio dei media nella descrizione dei fenomeni migratori e dei migranti. In particolare, si considera l’impatto del linguaggio sulla società e sulla percezione dei fenomeni che la caratterizzano. Il primo capitolo è basato su un’analisi teorica del diritto di libertà di espressione, considerandone l’importanza e allo stesso tempo la complessità nel definirne i limiti. Si può affermare che il dibattito sulla libertà di espressione si sia evoluto nel tempo, insieme ai cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra società. Infatti, le trasformazioni e le innovazioni che hanno caratterizzato la società contemporanea, sono riflessi nelle nuove e infinite possibilità di ogni individuo di esercitare la propria libertà di espressione, ma hanno anche facilitato l’emergere di nuove forme d’odio, più facilmente diffondibili. Nuove tecnologie e nuove modalità di comunicazione hanno ulteriormente messo alla prova le azioni di regolamentazione e limitazione dei messaggi d’odio e contenuti pericolosi. In questo contesto, la libertà di espressione e l’hate speech sono osservati in relazione alla copertura mediatica delle migrazioni, con lo scopo di osservare quali sono quelle pratiche rappresentative messe in atto dai media che fungono da ostacoli ad una corretta rappresentazione del fenomeno delle migrazioni, nel rispetto della dignità e dei diritti degli individui coinvolti in tali processi. In particolare, data la stretta relazione tra media, politica e percezione della realtà da parte dei cittadini, verranno osservate le implicazioni della normalizzazione e della presenza sempre maggiore di discorsi d’odio, violenza e discriminazione, in particolare nel linguaggio comune di alcune figure politiche. L’analisi del linguaggio dei media in materia di migrazioni e migranti verrà considerato in relazione al contesto Europeo, con un focus sulla situazione Italiana. A questo proposito verrà usata come punto di riferimento la Carta di Roma, per comprendere quali sono le narrazioni “pericolose”, che sono ancora largamente utilizzate e diffuse dal linguaggio dei media e quali invece, possono essere considerati come esempi per una corretta e accurata rappresentazione dei fenomeni migratori. Il capitolo finale, si pone come obiettivo quello di presentare diversi esempi di corretta rappresentazione dei fenomeni migratori, attraverso l’analisi di opinioni personali di professionisti e le loro considerazioni sull’argomento. In conclusione, lo scopo principale della tesi è quello di riflettere sull’inalienabile diritto alla libertà di espressione e allo stesso tempo sulla questione della normalizzazione dei discorsi d’odio nella nostra società, in particolare verso minoranze e verso i gruppi più vulnerabili.
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