Riassunto analitico
Nel corso degli ultimi anni, grazie all’avvento della globalizzazione, un gran numero di aziende ha tentato di espandersi e di entrare in differenti mercati esteri, in modo da riuscire a trovare mercati più proficui, per intensificare la loro competitività a livello internazionale e per avere accesso alle più moderne ed innovative tecnologie. Per questi motivi, l’internazionalizzazione è un fenomeno che ha sempre interessato molto da vicino quasi ogni azienda. Il processo d’internazionalizzazione è composto da diverse fasi, che risultano essere cruciali per un ingresso vincente dell’azienda in uno specifico mercato. Ad esempio, sono di fondamentale importanza una pianificazione preventiva ed una scelta accurata del mercato nel quale si desidera entrare e della modalità d’ingresso. Questo processo può essere messo in pratica attraverso diverse modalità (export, intermediate e hierarchical) che si differenziano tra loro per quanto riguarda i rischi ad esse associati ed il livello di risorse, controllo e dedizione necessari per la loro riuscita (Azuayi, 2016). Lo scopo principale di questa tesi è quello di analizzare e confrontare le principali strategie d’internazionalizzazione e modalità d’ingresso utilizzate dalle aziende Italiane per entrare nel mercato Russo, che è stato scelto come mercato di riferimento per le sue peculiarità e per i suoi stretti legami, storici e culturali, con l’Italia. L’analisi è stata condotta su 6 medie/grandi imprese Italiane proveniente dall’Emilia-Romagna, che potessero essere un buon esempio dei principali settori chiave dell’economia italiana. La ricerca si è particolarmente incentrata sulla tendenza della Russia ad essere più o meno ospitale, sulle sue maggiori barriere all’ingresso, sulle principali differenze culturali che le aziende estere devono affrontare e sulla tendenza del Governo ad ostacolare o incoraggiare gli investimenti esteri. Lo scopo principale è stato quello di comprendere se la Russia risulta realmente essere un mercato imprevedibile e difficile da affrontare, come viene spesso sostenuto, e se è in grado di offrire migliori opportunità alle aziende Italiane rispetto ad altre. L’analisi è stata realizzata grazie ad una serie di domande che avevano lo scopo di mettere in luce le principali caratteristiche, strategie e motivi che si celano dietro la scelta di queste aziende di entrare in questo specifico mercato estero. Le domande sono state, poi, direttamente rivolte al personale incaricato di gestire il mercato Russo in ogni azienda, che ha fornito un’immagine dettagliata della sua esperienza. Infine, le risposte sono state confrontate tra loro, in modo da ottenere un quadro generale delle abitudini delle aziende prese in esame quando affrontano il mercato Russo.
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Abstract
In recent years, thanks to the advent of globalization, an ever increasing number of firms attempted to expand and to enter into different foreign markets. Companies usually decide to expand in order to find more profitable markets, to intensify their international competitiveness, and to get access to the newest technologies. Therefore, internationalization has always been of great interest for nearly every company. This phenomenon involves many different steps, that are crucial to the success of the firms’ entrance in a specific market. Advance planning, for instance, plays a fundamental role in this process, along with an accurate market selection, and choice of entry modes. Internationalization can be achieved via different methods (export, intermediate and hierarchical entry modes) that differ from each other for what concerns the risk associated, and the level of control, resources and commitment involved (Azuayl, 2016). This research aims to analyse and compare the main internationalization strategies and entry modes employed by Italian companies when approaching the Russian market. Russia was chosen because of its main peculiarities and its significantly strict ties (both culturally and historically) with Italy.
The analysis was conducted on 6 medium/large sized Italian companies (from Emilia-Romagna) that could be great representatives of some of the main key-sectors of the Italian economy. The research was specifically focused on Russia’s tendency to be welcoming or unwelcoming, its major entry barriers, the main cultural differences that foreign companies have to face, and on the Government’s habit to hinder or encourage foreign investment. The goal was to better understand if the country is really that unpredictable and difficult to approach as many other countries state, and if it can provide more profitable and attractive opportunities to Italian investors rather than to others.
The research was carried out with a series of questions that were intended to discover the main features, strategies and motives behind the companies’ choice to enter this specific market. The questions were then directly asked to the people in charge of the Russian market in each company, that provided a detailed overview of the firms’ experience in the country. Finally, the answers were compared, in order to get a comprehensive picture of the main habits of these Italian companies when it comes to enter this specific market.
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