Riassunto analitico
Questo elaborato dimostra come il terremoto, insieme agli altri disastri naturali, influisca pesantemente sull'economia e sul turismo delle zone coinvolte. Nel primo capitolo di questo lavoro sono stati presi in considerazione i principali terremoti avvenuti in Italia nel Ventesimo e Ventunesimo secolo, focalizzando l’attenzione sul Centro Italia. Infatti, sono stati diversi i terremoti devastanti che hanno colpito il nostro paese negli ultimi due secoli, tra i quali si ricordano quelli avvenuti in Sicilia, in Irpinia, in Abruzzo, in Friuli-Venezia Giulia e in Emilia Romagna. Nel Centro Italia, oltre ai terremoti che hanno colpito la Toscana, il Lazio e l’Umbria, si sono approfonditi i violenti movimenti sismici che hanno interessato le Marche. I terremoti menzionati nel capitolo hanno causato ingenti danni economici e in molti casi anche il settore turistico ha risentito della crisi post-terremoto. A tal proposito, il secondo capitolo si occupa di approfondire l’industria del turismo attraverso un’analisi dei concetti di turismo, di destinazione turistica e del comportamento del turista. In più, grazie ai dati pubblicati dalla World Trade Organization, sono stati esaminati i flussi turistici odierni mondiali e quelli relativi all’Italia, grazie ai dati Istat e della Banca d’Italia. Il capitolo si conclude con un focus sul turismo della regione Marche e, con il supporto dei dati forniti dalla Regione Marche, sono stati analizzati i flussi turistici relativi al 2017 e 2018. Il terzo capitolo dimostra quanto i terremoti descritti in precedenza abbiano avuto un impatto negativo sia sull’economia che sul turismo delle zone colpite. Infatti, i costi relativi alla ricostruzione di case, scuole, ospedali, monumenti, strade hanno gravato pesantemente sull’economia e sui settori ad essa legati. Nel capitolo si evidenzia anche come i disastri naturali abbiano inevitabilmente un impatto negativo non solo sul turismo delle zone colpite, ma anche delle zone non direttamente coinvolte. Nel capitolo 4, è stata posta l’attenzione sui flussi turistici relativi alle Grotte di Frasassi, un’importante attrazione turistica delle Marche. In questo caso, è stato esaminato il cambiamento del numero di visitatori riguardante il periodo precedente e successivo il terremoto. Nello specifico, grazie ai dati circa le presenze turistiche forniti dal Consorzio Frasassi, sono stati presi in considerazione i due più importanti terremoti che hanno colpito le Marche e il Centro Italia, ovvero quelli avvenuti nel 1997 e nel 2016. E’ stato dimostrato come nel 1997 le diverse scosse, con epicentro nella regione Umbria e quindi relativamente distante dall’attrazione turistica, ne abbiano comunque influenzato negativamente i flussi turistici, soprattutto nel 1998. Allo stesso modo, sebbene la relativa distanza dall’epicentro delle varie scosse che hanno colpito le Marche nel 2016, è stato registrato un notevole calo nel numero dei visitatori nei mesi successivi il terremoto. A tale analisi segue la parte sperimentale dell’elaborato supportata da interviste rivolte ai principali stakeholder della destinazione turistica a cui è stato domandato il modo in cui hanno gestito la crisi post-terremoto e anche come hanno gestito la comunicazione con i turisti nel periodo in questione. L’ultimo capitolo si occupa proprio di analizzare le possibili strategie di comunicazione da adottare in caso di terremoto, al fine di garantire una ripresa veloce ed efficace dalla crisi post-terremoto. A tal proposito, quello che ne è scaturito è che una comunicazione responsabile nel periodo immediatamente successivo un disastro naturale è essenziale al fine di limitare i danni indiretti che colpiscono in gran parte il settore turistico.
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Abstract
This paper shows how the earthquake, together with other natural disasters, has a serious impact on the economy and tourism of the affected areas. In the first chapter of this work, the main earthquakes that occurred in Italy in the twentieth and twenty-first centuries were taken into account, focusing on Central Italy. In fact, there were several devastating earthquakes that hit our country in the last two centuries, including those in Sicily, Irpinia, Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia and Emilia Romagna. In Central Italy, in addition to the earthquakes that hit Tuscany, Lazio and Umbria, the violent seismic movements that affected the Marche region were examined. The earthquakes mentioned in this chapter caused considerable economic damage and in many cases the tourism sector too was affected by the post-earthquake crisis. In this regard, the second chapter deals with studying the tourism industry through an analysis of the concepts of tourism, tourist destination and the tourists’ behaviour. In addition, thanks to the data published by the World Trade Organization, the current world tourist flows were examined and those relating to Italy, thanks to data from Istat and the Bank of Italy. The chapter ends with a focus on tourism of Marche and, with the support of the data provided by the Marche Region, the tourism flows for 2017 and 2018 were analysed. The third chapter shows how the earthquakes described above had a negative impact both on the economy and on tourism in the affected areas. In fact, the costs related to the reconstruction of houses, schools, hospitals, monuments, roads heavily weighed on the economy and on other sectors. This chapter also highlights how natural disasters inevitably have a negative impact not only on tourism in the affected areas, but also in areas not directly affected. In chapter 4, attention has been paid to the tourist flows related to the Frasassi Caves, an important tourist attraction in the Marche region. In this case, the change in the number of visitors for the period before and after the earthquake was examined. Specifically, thanks to the data on the tourist presences provided by the Consorzio Frasassi, the two most important earthquakes that hit Marche and Central Italy, namely those that occurred in 1997 and 2016, were taken into account. It has been demonstrated that in 1997 the various shocks, with epicentre in Umbria and therefore relatively distant from the tourist attraction, negatively affected the tourist flows, above all in 1998. Similarly, despite the relative distance from the epicentre of the various tremors that hit Marche in 2016, there was a significant drop in the number of visitors in the months following the earthquake. This analysis is followed by the experimental part of the thesis supported by interviews with the main stakeholders of the tourist destination who were asked how they managed the post-earthquake crisis and also how they managed communication with tourists in the period concerned. The last chapter deals with analysing the possible communication strategies to be adopted in the event of an earthquake, in order to ensure a rapid and effective recovery from the post-earthquake crisis. In this respect, what has resulted is that responsible communication in the immediate aftermath of a natural disaster is essential in order to limit the indirect damage that largely affects the tourism sector.
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