Riassunto analitico
Il presente lavoro si basa sul ruolo degli anglicismi in diverse aree della lingua italiana, ad esempio nella stampa e nella televisione; nei social network, social media e nel mondo del lavoro. Grazie alla mia esperienza di tirocinio svoltasi quest'estate in un'agenzia di comunicazione Password AD di Lecce, ho potuto raccogliere il materiale necessario per scrivere il seguente elaborato finale. Quest’ultimo inizia con un resoconto sullo sviluppo della lingua inglese, e le motivazioni della sua supremazia come funzione di lingua di comunicazione a livello mondiale. A differenza delle lingue sviluppatesi entro i confini di una singola nazione (o di un'area geografica distinta), l'inglese, dalla sua nascita, circa 1600 anni fa, si è evoluto andando oltre i confini nazionali e attraverso invasioni di diversi popoli. Elemento di rilevante importanza nel mio elaborato è la figura del linguaggio specialistico. L'aggettivo specialistico consente di impostare immediatamente una linea di confine tra le forme di comunicazione che si presentano in aree altamente specializzate (tra specialisti, precisamente), e che in quei campi sono utilizzate nella loro interezza, e le forme di comunicazione con uno sfondo terminologico specializzato. Questi interagiscono in modo continuo con il linguaggio comune e sono diretti a un pubblico vasto e indifferenziato. Esiste un legame tra la lingua inglese e le lingue specialistiche che nasce dal bisogno di comunicare in modo più preciso e puntuale, cercando di essere il più trasparente e chiaro possibile. Fenomeno di rilevante importanza è quello dell'anglicizzazione, al quale va affiancato il concetto di anglicismo, e l’influenza di quest’ ultimo sulla lingua italiana, nella stampa e nella televisione italiana, nonché il fenomeno dei falsi anglicismi. Ci sono opinioni diverse che ruotano intorno alla questione della lingua italiana e degli anglicismi. C'è chi spera che la lingua italiana ritorni sulla strada che ha seguito per mille anni. Ci sono quelli che pensano che non si possa più tornare indietro. C'è chi elogia la nuova tendenza verso l’inglese. Oggi parliamo di "itangliano" o "itagliese" per indicare un italiano fortemente influenzato dall'inglese e, soprattutto, caratterizzato dalla massiccia presenza di anglicismi (e pseudoanglicismi) o elementi inglesi o più spesso anglo-americani (ad esempio prefissi e suffissi). La tesi verte sulla sfera dei social network e sul mondo professionale, prendendo in esame il caso dell'agenzia di comunicazione Password AD e analizzando la rivista da loro curata dal nome di “Salento Review”. Analizzando un campione di 29 parole estrapolate dal magazine Salento Review nel periodo 2014-2017, si evince come i termini del linguaggio comune (63%) siano nettamente superiori a quelli inerenti la sfera tecnologica (28%) , o quella dello sport (3%) ed economica (3%).
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Abstract
It is noteworthy to take into consideration the key role of Anglicisms in different areas of the Italian language for example in the Italian Press and in the Italian Television; in the social networks and social media context and in the professional world. Thanks to a traineeship that took place this summer in a communication consultant agency called Password AD in Lecce, I was able to collect the material that I analyzed in the present study.
Unlike languages that have developed within the boundaries of a single nation (or a distinct geographic area), English, since its birth, about 1600 years ago, has evolved across national boundaries and through invasions of different peoples. Undoubtedly, an important concept is the supremacy of the English language as a worldwide means of communication.
In an ideal representation of the relationship between language concepts and their “textual” expression, two important fields can be considered: the verbal one, which in turn is divided into the different languages (English, Italian, French etc.) and the non-verbal, in its various declinations.
Specialized discourse does not in fact represent a sociolinguistic variety but an actual language enclosing a mixture of combined more or less specific features coexisting in a quantitatively different degree as compared to general language. The most striking and marked trait of specialized language is the lexicon with all its specific features – which for this reason is very difficult when it comes to translating it adequately.
There is a link between the English language and specialized languages which arises from the need to communicate in a more precise and punctual manner, trying to be as transparent and clear as possible.
Specialized languages are characterized by a specific vocabulary that does not match the one used to talk about matters of a more general nature. (Gotti, 2011)
A great deal of attention is given to the phenomenon of Anglicisation today, the concept of Anglicisms, the influence of Anglicisms in the Italian language, in Italian press and television and the phenomenon of false Anglicisms.
There are different opinions that revolve around the question of the Italian language and Anglicisms. There are those who hope that the Italian language will come back to the path that it has followed for a thousand years. And there are those who think that they can no longer go back. There are those who praise the new English trend. The English language is increasingly spreading following a growing trend. It is spreading in almost every area of the Italian language; it is no longer confined to certain spheres.
Today we talk about “itangliano” or “itagliese” to indicate an Italian strongly influenced by English and, above all, characterized by the massive presence of Anglicisms (and Pseudoanglicisms) or English or more often Anglo-American elements (e.g. prefixes and suffixes).
My thesis focuses on social networks and the professional world, and the case study of the communication consultants Password AD and their magazine Salento Review.
The analysis of a sample of 29 words retrieved from the Salento review magazine in the period 2014-2017 shows that the terms from common language (63%) are significantly higher in number than those in the fields related to the technological sphere (28%), sports (3%) and economics (3%).
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