Riassunto analitico
Internet ha svolto un ruolo fondamentale nella ristrutturazione dei rapporti tra gli individui, così come ha contribuito all’evoluzione dell’interazione tra le persone e le Istituzioni. Le libertà esercitabili grazie alla Rete meritano una attenzione particolare. Una totale assenza di regole implicherebbe la prevaricazione dei diritti dei più deboli, a vantaggio di un potere sempre maggiore dei grandi operatori della Rete. Libertà e diritti già disciplinati dal legislatore, assumono nel cyberspazio una dimensione ed una portata nuove e differenti. Con l’avvento di Internet si ampliano gli orizzonti delle libertà di comunicazione ed espressione e si formano nuove esigenze, come quella del garantire l’accesso alla Rete nel rispetto dell’eguaglianza fra i cittadini. La privacy ed il diritto all’oblio conoscono dinamiche ben differenti rispetto al passato. Smart devices, social network, motori di ricerca e l’utilizzo stesso della Rete da parte degli utenti del cyberspazio danno vita ad un mostruoso flusso di informazioni e dati personali non sempre acquisiti e trattati nel rispetto della legalità e delle libertà degli utenti. Tali dati e informazioni, fornite spontaneamente e spesso con leggerezza dagli utenti stessi, si rivelano poi estremamente difficili da rimuovere in via definitiva. Gli Internet Provider svolgono un ruolo di primo ordine in capo alle dinamiche del cyberspazio. L’intervento normativo che regolamenta l’attività di questi operatori della Rete è determinante per lo sviluppo di Internet e per le libertà degli individui. Uno strumento dal carattere liberale come quello della Rete, tuttavia, può prestarsi agli usi più diversi. Non sono solo le libertà a prosperare in questo nuovo ambiente virtuale, poiché, nello stesso, malintenzionati e criminali trovano appetibile spazio per la commissione di numerosi illeciti, sia civili che penali. Risulta pertanto opportuno il bilanciamento fra l’attività di controllo istituzionale e le libertà delle persone. Nei regimi totalitari in cui l’ingerenza statale è massima, si ha una compressione inaccettabile della sfera delle libertà dei cittadini. Questi ultimi (qualora ne abbiano le competenze), per esprimersi liberamente sono costretti a ricorrere ad aree oscure della Rete. Il Deep Web ne è un esempio, formato da spazi non indicizzati dai motori di ricerca, su cui si agisce in un teorico assoluto anonimato, fattore che lo rende un luogo appetibile non solo per la libera manifestazione del pensiero, ma anche quale terreno fertile per l’illegalità. È auspicabile che l’educazione informatica per un utilizzo più consapevole degli strumenti tecnologici, unita al lavoro normativo attento alle libertà e ai diritti delle persone, possa condurre ad una crescita costruttiva di uno dei più importanti e rivoluzionari strumenti dell’età contemporanea, ovvero di Internet e di tutti gli aspetti positivi che gravitano attorno ad esso.
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