Riassunto analitico
Kohler Co. è una multinazionale americana, fondata nel 1873 da John Michael Kohler, meglio conosciuta per la sua linea di prodotti idraulici, ma anche produttore leader nel mercato di generatori elettrici e piccoli motori. L’impianto produttivo di Reggio Emilia, tra i più importanti dell’azienda, permette di realizzare ben sette famiglie e 15 modelli differenti di motori utilizzati per diverse applicazioni: motori marini, utilizzo industriale, piattaforme aeree, agricoltura. Il periodo di shock della fornitura, durante e post pandemia da COVID-19, e il conseguente “panico da mancante” ha spinto l’impresa ad avere un comportamento estremamente cautelativo, orientato ad aumentare il livello delle scorte di sicurezza al fine di garantire la produttività e la soddisfazione dei clienti, distogliendo in questo modo l’attenzione dal tema dell’ottimizzazione del magazzino. Il risollevamento della supply chain, che, tuttavia, risulta ancora irrigidita dall’elevata domanda e dalla difficile reperibilità di materie prime, e l’aumento dei costi, ha reso immancabilmente l’ottimizzazione dello stock sempre più rilevante ed interessante per la gestione della produzione e delle operations. Infatti, se fino a pochi anni fa, era generalmente scontato che un elevato volume di stock avrebbe garantito un futuro di successo, oggi, l'aumento dei costi costringe le aziende a ridurre le scorte a magazzino. Ecco che il focus di un’impresa diventa quello di trovare un balance tra i costi che derivano dall’investimento e mantenimento dell’inventario e la soddisfazione che si vuole offrire al cliente. Per raggiungere tale balance, Kohler ha deciso di testare un algoritmo di ottimizzazione scorte (di provenienza esterna all’Organizzazione) in grado di includere nelle proprie scelte fattori connessi alla variabilità della domanda e della variabilità di fornitura. In particolare, per l’impresa risultava rilevante comprendere come le caratteristiche del componente (LT, utilizzo medio, costo, lotto minimo di acquisto) impattassero sulle scelte del software. Tramite l’indice di correlazione di Spearman, è stato possibile constatare che solo l’utilizzo medio e il lotto minimo di acquisto fossero effettivamente correlate (il primo positivamente e il secondo negativamente) al valore delle SS target proposte dal software. La quasi completa assenza del LT di fornitura nelle scelte del software (messa in evidenza dall’analisi di alcuni casi studio) ha impedito l’implementazione da parte dell’impresa di tale sistema in quanto orientato estremamente al ribasso anche in presenza di lunghi LT e di componenti a bassissimo costo (molle, bulloneria, fascette, etc.) e, di conseguenza, considerato rischioso per la continuità del business.
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