Riassunto analitico
La compravendita internazionale consiste in uno scambio tra la proprietà di un prodotto ed il pagamento del suo prezzo. Lo strumento che regola i rapporti commerciali tra il venditore e il compratore è il contratto. Nella gestione di eventuali controversie tra le parti, tra cui la scelta tra l’arbitrato, la giurisdizione e il diritto applicabile al contratto internazionale, nel 1988 è entrata in vigore la Convenzione di Vienna (conosciuta anche come Convenzione sulla vendita internazionale di beni - CISG). La Convenzione, con l’obiettivo principale di facilitare il commercio internazionale, è diventata uno strumento di armonizzazione di diritto tra gli Stati membri. Il presente lavoro di tesi mira ad analizzare le implicazioni date dall'applicazione delle riserve di alcune disposizioni della Convenzione. In particolare, l’oggetto di studio riguarda uno degli Stati membri più influenti in relazione alle transazioni commerciali: la Federazione Russa. La riserva in questione si riferisce al requisito di forma scritta di un contratto di compravendita di natura internazionale, che si contrappone all’assenza dell'obbligo di tale requisito secondo la Convenzione di Vienna. Questo lavoro presenta un panorama che mira a fornire un quadro completo del sistema di Diritto civile russo, tra cui: dalle prime fonti di diritto sotto l’influenza di norme tedesche e olandesi, l’analisi delle dinamiche relative alla vendita interna in Russia prima dell’entrata in vigore del Codice Civile della Federazione Russa, fino alla sua entrata in vigore negli anni a seguito del crollo dell’URSS e la conseguente apertura al commercio internazionale. Con lo scopo di comprendere gli effetti e le conseguenze dell’applicazione della riserva a cui avvalse la Russia e delle controversie che ne possono derivare, è posta a esame una sentenza del Tribunale di Arbitrato Commerciale Internazionale per la Camera di Commercio Russa, che funge da esempio della risoluzione di una disputa con la controparte russa.
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Abstract
International trade is an exchange of the goods against payment of their price. The contract is the instrument that governs the commercial relationship between the seller and the buyer. To handle any disputes that may arise between the parties, such as the choice of arbitration, jurisdiction and the applicable law to the international contract, the Vienna Convention (also known as the Convention on the International Sale of Goods - CISG) came into force in 1988. The Convention’s main purpose is facilitating international trade and it has become an important instrument for the harmonisation of law among Contracting States. This thesis aims to analyse the implications of the reservation application to certain provisions of the Convention. In particular, this study involves one of the most influential Contracting States with respect to commercial transactions: the Russian Federation. The reservation in question relates to the requirement of a written form of an international contract of sale, which opposes such a requirement under the Vienna Convention. This work provides an overview of the Russian civil law system, from the earliest sources of law under the influence of German and Dutch rules, the dynamics of domestic sales in Russia before the adoption of the Civil Code of the Russian Federation, to its entry into force in the years after the collapse of the USSR and the subsequent opening to international trade. To understand the effects and consequences of Russia’s application of the reservation and the disputes that may ensue, a judgment of the International Commercial Arbitration Court for Russian Chamber of Commerce is analysed as an example of the dispute resolution with the Russian counterpart.
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