Riassunto analitico
L’obesità, oltre che per la popolazione generale, è un fattore di rischio per le donne in età fertile che decidono di intraprendere una gravidanza, ma anche per le gravide obese, che, nella maggior parte dei casi incrementano il loro BMI durante la gestazione e si apprestano ad affrontare il travaglio di parto. BMI elevati sono associati ad un più alto tasso di tagli cesarei, dovuti in parte al fallimento della progressione del travaglio. Uno studio (Usha Kiran et al. 2005) non ha mostrato effetti significativi sulla durata del travaglio; Ellekjaer nel 2017 trova che non ci siano differenze tra i gruppi sovrappeso vs obese vs normopeso nella durata del I stadio, mentre denota che il periodo espulsivo è più breve nelle obese, anche se non evidenzia associazione tra BMI e durata totale del travaglio. Ad oggi, però, non ci sono dati certi sui tempi del travaglio di parto insorto spontaneamente infatti molti studi non suddividono i travagli spontanei da quelli indotti, pertanto risulta importante indagare ulteriormente l’associazione tra sovrappeso ed obesità e durata del travaglio di parto ed altri fattori che possano interferire sulle suddette tempistiche.
|