Riassunto analitico
Il presente lavoro indaga il ruolo svolto dai Consorzi nella promozione di prodotti “Made in Italy” all’estero. Tali organizzazioni riuniscono piccole e medie attività produttive legate ad un territorio e ne promuovono i prodotti all’estero, valorizzandone i tradizionali metodi di produzione e offrendo risorse strategiche e competenze fondamentali per delle piccole realtà produttive che affrontano un mercato internazionale. La crescente competitività internazionale, la necessità di adottare specifiche strategie di marketing e la distanza geografica e culturale, renderebbero inaccessibile il mercato internazionale alle imprese minori. L’aggregazione di imprese in un Consorzio si sta rivelando quindi una soluzione strategica vincente e necessaria per superare tali barriere, accedere a risorse finanziare e organizzative ed esportare prodotti Made in Italy, sempre più richiesti all’estero. In particolare, l’elaborato prende in esame la struttura organizzativa di due consorzi: il Consorzio del Pignoletto Emilia Romagna e il Consorzio Vini Colli Bolognesi. Il primo riunisce i produttori vitivinicoli delle aree produttive che vanno dalla zona di Faenza a quella di Modena ed è uno fra i più grandi in Italia, mentre il Consorzio Colli Bolognesi riunisce le cantine del territorio della Valsamoggia, area collinare poco fuori Bologna e zona di produzione del Pignoletto DOCG, un’eccellenza vinicola locale che è sempre più apprezzata in Italia e all’estero. L’intervista con il direttore a capo dei due consorzi ha permesso di approfondire il ruolo di coordinazione, informazione e promozione svolto dai Consorzi in Italia e all’estero. Centrale è il ruolo delle sovvenzioni comunitarie e nazionali, conferite ai consorzi sulla base dei numeri di partecipazione raggiunti e il potenziale competitivo dei prodotti rappresentati. Tali sovvenzioni si inseriscono all’interno di un programma europeo più ampio che vede nel settore agro-alimentare, il settore su cui investire per uscire dalla crisi e ne finanzia le realtà più promettenti e competitive. Il quadro in cui si inserisce l’attività del consorzio è quello di un nuovo settore agro-alimentare italiano, che detiene il primato europeo per prodotti a marchio registrato (Prodotti DOP, IGP, STG e vini DOC, DOCG). L’Emilia-Romagna è infatti una delle regioni italiane con più prodotti a marchio registrato ed è caratterizzata dalla presenza di distretti agro-alimentari, dislocati lungo la via Emilia, che offrono produzioni di qualità con un grande potenziale competitivo all’estero.
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Abstract
The present work studies the role of consortia in promoting “Made in Italy” products abroad. A consortium is an association of small and medium enterprises coming from the same area of production, who decide to gather together to promote and enhance their traditional products on the international market. A consortium offers coordination activities and qualified personnel with experience and knowledge of the market; resources that the single firm would never be able to cover alone. In fact, the increasing international competitiveness, the necessity to plan and adopt marketing strategies and the cultural and geographical differences would make the market inaccessible for SMEs. However, the aggregation of firms is revealing to be a winning and strategic choice for SMEs to overcome the traditional barriers of entering a third-country market and to access those financial and organizational resources needed to conduct such operations. More specifically, this work focuses on the internal structure of two consortia associations: Consorzio del Pignoletto Emilia-Romagna and Consorzio Vini Colli Bolognesi. In the first one, are reunited the winemakers from Faenza to Modena and it is one of the biggest Consortium in Italy. The second one gathers the producers of Valsamoggia, a hilly area right outside Bologna, where it is traditionally produced the Pignoletto DOCG wine, that has been awarded in 2011 with highest-quality label DOCG. In order to closely examine the internal structure and the activities, an interview with the Director of both Consortia has been conducted. There are some advantages in being part of a Consortium such as: lowering the costs and reducing the risks of entering a third-country market, and the possibility to receive funds from the State and the European Union. In the last year, the agri-food sector has been completely re-shaped: new technologies, a new role assumed by rural areas, but also a new concern of customers towards specific methods of production and the origin of their food, are shaping a new type of agriculture, more based on services, touristic attractiveness and promotion of high-quality products. This is why the European Union has devoted finances to products bearing competitive opportunities and marketing potential on the international market. More specifically, the Italian agri-food sector could represent a way out of the crisis since Italy is the leader in the production of certified high-quality products (POD, IGP, STG and DOC, DOCG wines). Moreover, Emilia-Romagna ranks among the Italian regions with the highest number of excellences since it is historically characterised by the presence of agri-food districts located along the Via Emilia.
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