Riassunto analitico
I mercati internazionali stanno acquisendo un ruolo sempre più importante per le imprese italiane tanto che, soprattutto negli ultimi anni, sviluppare relazioni commerciali con paesi esteri non è più un’opzione, ma una scelta obbligata per garantire la continuità aziendale. Naturalmente, specie per le PMI, confrontarsi con realtà geograficamente o culturalmente distanti può rappresentare una sfida dai risultati tutt’altro che scontati. Comunque, indipendentemente dalla dimensione aziendale, lo sviluppo internazionale dei mercati rappresenta una scelta strategica particolarmente importante i cui risultati dipendono in maniera rilevante da dove si decide di esportare e, soprattutto, da come si intende sviluppare la presenza sul mercato prescelto. Nella presente ricerca verranno analizzate innanzitutto i criteri di selezione dei mercati-obbiettivo ed i fattori e le variabili che incidono su tale scelta. Tale processo mira il più possibile all’oggettività ma, specie nelle PMI, si caratterizza per il sottile equilibrio tra razionalità ed intuito. Successivamente si procederà ad analizzare in maniera critica le diverse modalità di presenza sui mercati internazionali (le esportazioni, gli accordi di collaborazione internazionale o gli investimenti diretti esteri), i fattori che possono far propendere per una delle tre opzioni di fondo identificate e le relative implicazioni strategiche ed organizzative. Tale analisi sarà effettuata facendo particolare riferimento a Mep S.p.a., azienda tra i maggiori produttori a livello mondiale di segatrici per metalli che, nonostante le ridotte dimensioni aziendali, sta sviluppando la propria presenza sui mercati internazionali attraverso una strategia articolata e complessa. Ma la considerazione dei diversi fattori rilevanti al fine della scelta porta l’azienda a selezionare la “one best way”, la modalità di presenza ottima per il mercato-obbiettivo? Inoltre, come stanno reagendo le PMI di fronte alla sempre maggiore necessità di essere presenti sui mercati internazionali?
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Abstract
International markets are acquiring an increasingly important role for Italian companies so that, especially in recent years, developing business relations with foreign countries is no longer an option but an unavoidable choice to guarantee company continuity.
Naturally, dealing with geographically or culturally distant realities can be a challenge with not expecting results, especially for SMEs.
However, quite apart from company size, the development of international markets is a very important strategic decision whose results significantly depend on where the company decides to export and, especially, on how it intends to develop its presence in the chosen market.
First of all, in this research will be analyzed the selection criteria of target markets and the factors and variables that affect this choice. This process is aimed at objectivity but, especially for SMEs, is characterized by a fragile balance between rationality and intuition.
Subsequently, we’ll critically analyze the different modes of presence in international markets (exports, international collaboration agreements or foreign direct investment), the factors affecting the choice and the respective strategic and organizational implications.
In this review will be particular reference to Mep Spa, one of the leading worldwide manufacturers of metal sawing machines that, despite the small size of the company, is developing its presence in international markets through an articulated and complex strategy.
Does the consideration of the various relevant factors lead the company to select the "one best way", the excellent mode of presence for the target market?
How SMEs are responding to the growing need to be present in international markets?
According to findings, possible reasons and variables that affect the development of international markets are numerous and often contingent, till to relativize any possibility of identification of a "one best way", of an excellent solution to develop the commercial presence in a target-market.
Moreover, although SMEs compete on international markets mainly through simple and not much structured solutions, it seems to be a change in progress. In fact, the medium-sized companies are gradually experimenting with more demanding solutions till to think that the "liability of smallness" problems are mainly related to micro and small-sized companies.
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