Riassunto analitico
Il progetto di tesi è improntato sulla sintesi e sull’analisi dal punto di vista strutturale e della stabilità in soluzione di complessi di rame(II) con leganti tridentati tipo basi di Schiff derivanti da salicilaldeidi variamente sostituite e diammine alifatiche di formula bruta [Cu(GLnR1,R2)(Cl)] (G = H, NO2 e OMe; R1/R2 = H, Me; Ln = L1 con etilendiammina, L2 con 1,3-diammoinpropano, L3 con 2,2-dimetil-1,3-diammonipropano). Le strutture allo stato solido dei composti del portfolio sono state determinate attraverso diffrazione di raggi X sia su cristallo singolo che su polveri in collaborazione con il Sincrotrone Elettra di Trieste. La caratterizzazione dei complessi una volta in soluzione in condizioni simil-fisiologiche (tampone fosfato 0.01 mol L–1 a pH = 7.4 e forza ionica controllata 0.1 mol L–1 per aggiunta di NaCl) ha permesso di comprendere quali specie risultano attive e se sono stabili nell’arco di 72 ore. Visto l’obiettivo dello studio delle proprietà citotossiche di questa famiglia di complessi nei confronti di diverse linee cellulari tumorali ed essendo il DNA uno dei possibili target cellulari nella funzione antitumorale, lo studio della tesi ha interessato anche l’interazione dei complessi di rame con le basi azotate del DNA sia in soluzione che allo stato solido. Inizialmente sono state eseguite reazioni in bulk in condizioni di sintesi varie nel tentativo di isolare solidi caratterizzabili. Poi è stata anche impiegata la spettroscopia UV-Visibile e sull’osservazione di modifiche dello spettro in prossimità dei massimi di assorbimento. In questo scenario, i risultati ottenuti sono da ritenersi sicuramente incoraggianti per l’impiego di questa tipologia di complessi per future applicazioni in ambito biologico.
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